Brescia. Aggressione verbale ai danni di una coppia gay

  

Arcigay Brescia denuncia il grave episodio e la cultura omofoba che lo sottende, certi che l’amore vincerà sulla violenza.

Una coppia gay è stata vittima lo scorso Ferragosto di una prolungata aggressione verbale da parte di un cittadino incivile. Mentre i due ragazzi stavano abbracciati su di un plaid in Maddalena come tante altre coppie nello stesso luogo, l’uomo si è avvicinato loro invitandoli ad andare nel bosco a fare quelle cose, perché lì vi erano famiglie e bambini.

Quando uno dei due ragazzi ha cercato di far ragionare l’interlocutore sull’assurdità della richiesta, l’uomo ha iniziato ad urlare, dandogli del “puttano” e minacciando la coppia di cacciarla a calci.

I due ragazzi, comprendendo che con quella persona era impossibile ragionare, se ne sono andati: il loro romantico pomeriggio di pace era ormai inesorabilmente rovinato.

Potrebbe sembrare un atto non particolarmente grave, non essendovi stata alcuna violenza fisica, anche se le minacce di violenza ci sono state e forse sarebbe finita peggio se i due ragazzi a un certo punto non avessero desistito.

Chi riuscisse a mettersi nei panni dei due poveri ragazzi, comprenderebbe che un’aggressione verbale simile non fa meno male della violenza fisica.

Quello che fa molto male a loro e a tutti e tutte noi è l’arroganza di una persona che erge il proprio pregiudizio a regola generale, che tratta un atto di tenerezza come una cosa volgare, da fare nei boschi, solo perché tra due uomini invece che tra un uomo e una donna. E soprattutto che vuole imporre agli altri il proprio modo di pensare, violando i diritti delle persone, primo fra tutti il diritto di uguaglianza scritto nella nostra Carta Costituzionale.

Troppo spesso si usa la presenza dei bambini per giustificare una atto di discriminazione fino all’aggressione. Invece negli occhi dei bambini non vi è alcun pregiudizio ne’ alcun disgusto, se non ve lo instilla la società degli adulti.

Se gli adulti, al contrario, si comportano in maniera normale verso un comportamento normale non fanno che il bene di quel bambino o di quella bambina. Sarebbe così semplice rispondere alla domanda di un bambino che nota due ragazzi o due ragazze che si baciano con un banale e ovvio “perché si vogliono bene” o “perché si amano”.

Quando crescerà non si stupirà se un amico e un’amica gli diranno di essersi innamorati di una persona del loro stesso sesso. E, se invece, sarà lui a innamorarsi di un ragazzo (come tanti suoi coetanei), non soffrirà come hanno sofferto le generazioni precedenti.

In qualsiasi modo una persona voglia, liberamente, educare i propri figli, non ha comunque il diritto di sputare il proprio odio e le proprie fobie addosso agli altri; men che meno ha il diritto di impedire a due persone di comportarsi liberamente in un luogo pubblico nel rispetto della legge.

Sappia quella persona e tutte le persone omofobe come lui che non torneremo a nascondere il nostro amore, perché l’amore desidera sempre esprimersi liberamente con gioia alla luce del sole.

Dalla parte della libera espressione dell’amore sono la legge, la civiltà e, per fortuna, tantissime cittadine e tantissimi cittadini che non si sentono affatto rappresentati dal comportamento di quell’uomo violento.

Arcigay Orlando esprime la propria solidarietà e il proprio sostegno alle vittime dell’aggressione e la più netta riprovazione per quanto loro accaduto.

Difenderemo e sosterremo l’amore fino alla vittoria sulla violenza, fisica o verbale che sia.


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