Legge omofobia, associazioni lgbt a deputati Pd: “Grave indebolire la legge Mancino: sì alle aggravanti, no alla libertà di insulto”

  

Bologna, 16 settembre 2013 – In vista del dibattito alla Camera sulla legge contro l’omotransfobia, i portavoce delle associazioni nazionali lgbt rivolgono un appello ai deputati del Partito Democratico: “Il Pd – spiegano – ha presentato un proprio emendamento che incredibilmente contiene da una parte le aggravanti (escluse dal testo licenziato dalla Commissione Giustizia, ndr) e dall’altra un pericoloso cavillo sulla libertà di espressione, pleonastico all’apparenza ma che rischia di complicare l’applicazione di una legge già di per sé poco efficace a sanzionare crimini e incitazioni all’odio. Sulla legge Mancino – proseguono – non si sono mai sollevate questioni di libertà di opinione, tra l’altro ben tutelate dalla legislazione vigente. L’accusa di liberticidio rivolta alla legge Mancino è frutto di una campagna di mistificazione prodotta ad hoc dalla destra e da parte dei cattolici, proprio ora che si tratta di estendere l’efficacia di quella norma anche a tutela delle persone gay, lesbiche e trans. La realtà, lo racconta la cronaca ogni giorno, è che quella legge già faticosamente riesce a colpire la violenza più esplicita. Ora tocca al Pd chiarire la vicenda – esortano i portavoce – ritirando quell’emendamento, per proporre un testo che estenda le aggravanti e che sia in linea con le indicazioni europee e la Costituzione italiana”.

Rita De Santis –  presidente Agedo
Flavio Romani – presidente Arcigay
Paola Brandolini – presidente ArciLesbica
Enzo Cucco – presidente Associazione Radicale Certi Diritti
Aurelio Mancuso – presidente  Equality Italia
Giuseppina La Delfa – presidente Famiglie Arcobaleno
Porpora Marcasciano – presidente Mit