Omofobia, 25mila firme in quattro giorni per l’appello ai senatori lanciato da Arcigay

  

Bologna, 24 dicembre 2013 – A soli quattro giorni dal lancio, la petizione di Arcigay per una legge contro l’omotransfobia “senza se e senza ma” ha già raccolto 25mila firme. L’appello, sostenuto dalla piattaforma Change.org e indirizzato ai senatori che presto affronteranno in aula il dibattito del testo Scalfarotto-Verini-Gitti, chiede una legge che “senza salvacondotti e annacquamenti, stabilisca anche per i crimini d’odio omofobico e transfobico quello che stabilisce da decenni anche per diverse altre fattispecie”. Molti dei firmatari e delle firmatarie, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno lasciato sulla bacheca della petizione messaggi di sostegno all’istanza e d’indignazione per un Paese – l’Italia – in cui è necessario raccogliere firme per stabilire un principio di civiltà. “La totale latitanza delle istituzioni – commenta Flavio Romani, presidente di Arcigay – dinanzi all’evidente imbarbarimento dei tessuti sociali è un dato che preoccupa molto la parte sana del nostro Paese. Tra i firmatari ci sono tantissimi genitori che si mobilitano per migliorare il futuro dei propri figli, ai quali sanno di consegnare un mondo violento e per nulla accogliente. Per questo chiediamo ai senatori di riportare la proposta di legge contro l’omotransfobia all’estensione piena della Reale Mancino, affinché anche la legge si prenda cura di quei figli e smetta di essere il luogo di tulela della peggiore lobby clericale del mondo”. La petizione è associata a una campagna – “Spegniamo l’odio” – caratterizzata da un’animazione che Arcigay ha realizzato grazie ai finanziamenti del Progetto LGBT del Consiglio d’Europa, nell’ambito delle attività previste dalla Raccomandazione CM/Rec(2010)5 agli Stati membri sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. L’animazione, firmata Latte creative, raccoglie espressioni e frasi omofobe  pronunciate da politici e personaggi pubblici italiani e diffuse dai mass media generalisti. Si riconoscono in particolare le parole di Vittorio Sgarbi, Daniela Santanchè, Giancarlo Gentilini, Giancarlo Cerrelli, Pino Scotto, Mariano Apicella, Romano La Russa, Padre Livio (Radio Maria), Alessandra Mussolini.
A questo link è possibile sottoscrivere la petizione, qui, invece, il video della campagna “Spegniamo l’odio”.