Arcigay al PD: le urgenze sono nove: i diritti gay nel programma di Governo

  

Vorremmo ricordare al Partito Democratico, in previsione della direzione che domani approverà una proposta di programma di Governo, l’enorme opportunità di crescita per il Paese che offrirà la presenza nel prossimo Parlamento di una maggioranza laica. E l’impegno preso in campagna elettorale da molti dei candidati eletti per risolvere i problemi urgenti che affliggono gay, lesbiche e trans italiani.

Da questo punto di vista è molto preoccupante l’assenza, tra gli otto punti anticipati dalla stampa sui quali dovrebbe lavorare il prossimo esecutivo, del matrimonio per tutti i cittadini, dell’estensione della legge Mancino ai reati commessi per omofobia e transfobia, della cancellazione della legge 40 e della modifica della legge 164 del 1982 per garantire maggior benessere alle persone trans,.

Non sia mai che uno schieramento laico e di sinistra come il Partito Democratico dimentichi, proprio ora, i diritti negati a omosessuali, lesbiche e trans. E’ infatti il momento giusto per il centro-sinistra per quel salto di qualità che attendono da anni gli italiani e l’Europa.

Qualora il programma di Governo dovesse escluderci ancora una volta, è già successo con il Governo Prodi, o gli impegni fossero ritenuti insoddisfacenti ci adopereremo per una costante contestazione della sua opera. Senza diritti per le persone gay, lesbiche e trans nessun cambiamento in meglio per un’Italia giusta è possibile.

Flavio Romani, presidente Arcigay


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