La comunità lgbt italiana guarda con fiducia all’Europa

  

La Corte Costituzionale portoghese ha dato oggi il via libera alla legge sui matrimoni omosessuali, approvata tre mesi fa dal Parlamento.

La Corte ha spiegato che il concetto di matrimonio, proveniente da un certa tradizione, è oggi ben diverso, aperto e in evoluzione e motivando l’approvazione con il fatto che l’apertura alle coppie gay e lesbiche non ostacola la salvaguardia dell’unione uomo-donna. Ora l’ultimo passaggio prima dell’entrata in vigore è la firma del Capo dello Stato.

Dopo il 12 aprile anche la Corte Costituzionale italiana si esprimerà sulla legittimità dei matrimoni tra persone dello stesso sesso nel nostro ordinamento, rispondendo a due ordinanze dei Tribunali di rimessione degli atti alla Consulta che affrontano il tema di coppie dello stesso sesso che non hanno ottenuto dal Comune di residenza la possibilità di procedere alla pubblicazione del rito prematrimoniale.

“La comunità lgbt italiana attende con ansia e grande speranza questa decisione, auspicando che possa essere riconosciuto un diritto fondamentale di uguaglianza e che finalmente le famiglie omosessuali possano smettere di essere invisibili grazie ad un riconoscimento pubblico dei propri amori e delle proprie relazioni.” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Paolo Patanè – “Più volte gli organismi europei hanno invitato i Paesi UE a dare dignità a tutte le relazioni familiari, convinti che solo attraverso la tutela di ogni persona e di ogni coppia si possa davvero costruire una nuova società ricca di molteplici relazioni affettive.”

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Con il Portogallo diventano nel mondo sono 8 i Paesi che estendono il matrimonio a tutte le coppie: Belgio, Olanda, Spagna, Svezia, Norvegia, Portogallo, Canada, Repubblica Sudafricana, mentre altri 17 riconoscono pari diritti a tutte le coppie, eterosessuali e omosessuali: Austria, Francia, Danimarca, Regno Unito, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Finlandia, Islanda, Andorra, Croazia, Colombia, Nuova Zelanda, Uruguay. Inoltre 6 Stati USA (Massachussetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, Washington D. C.) e alcune regioni o municipi di tre grandi Paesi americani (Brasile, Argentina, Messico) riconoscono il matrimonio anche per coppie gay e lesbiche.


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