«Patente negata perchè sono gay»

  

di Vincenzo Sparviero
CELLINO SAN MARCO – Gli hanno negato il rinnovo della patente perchè gay: un clamoroso caso di omofobia, secondo i radicali, che ieri hanno presentato un’interrogazione parlementare facendo della storia di Cristian Friscina – cellinese di 33 anni – un caso nazionale.

«Nemmeno un mese fa il Tribunale di Catania condannava, in secondo grado, il Ministero della Difesa e dei Trasporti ad un risarcimento di ben 20 mila euro ad un omosessuale siciliano al quale era stata negata la patente a causa del proprio orientamento sessuale. Oggi tocca ad un giovane omosessuale brindisino, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà, vedersi negato il rinnovo della patente di guida sulla base di una comunicazione trasmessa dall’Ospedale militare di Bari».

Lo sottolinea Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay.

«Il giovane pugliese era stato mandato all’ospedale militare quando si era dichiarato omosessuale alla visita per la leva – aggiunge -. Dal referto medico risulterebbero patologie che potrebbero essere di pregiudizio per la sicurezza della guida e l’omosessualità del ragazzo farebbe “sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente”».

«È ignoranza pura: sono anni – continua Patanè – che l’omosessualità non è più considerata una patologia e sarebbe ora che tutti ne prendessero definitivamente coscienza».

«Il caso reiterato di patente negata ad un omosessuale, oltre che pura follia discriminatoria, è esemplificativo di un paese in stato di perenne confusione. I deputati radicali hanno depositato ieri una interrogazione parlamentare urgente al Ministro dei trasporti e della difesa. Chiediamo – conclude – che il Ministro delle pari opportunità si attivi immediatamente perché la folle discriminazione venga cancellata a tutela di questa ennesima vittima del delirio omofobico».

Cristian Friscina – una laurea in Scienze delle Comunicazioni, segretario cittadino del «Sel» e un lavoro nel parco divertimenti Curtipetrizzilandia (nelle Tenute di Franco Carrisi, fratello del cantante Al Bano, a Cellino) – aveva presentato ricorso in via gerarchica contro la decisione di non rinnovare la sua patente.

«Proprio ieri – spiega il gioovane – mi è arrivata una nota che fa riferimento all’accoglimento del ricorso. Non so se questo significa che ho risolto i miei problemi, devo sentirmi con l’avvocato».

I problemi di questo ragazzo cominciano quando presenta la documentazione che attesta la sua omosessualità e viene così «dispensato» dallo svolgere il servizio militare. Sta di fatto che gli atti vengono trasmessi al Ministero dei Trasporti che al momento di rinnovare la patente – dopo dieci anni – ipotizza una mancanza di «capacità psico-fisica alla guida» relativa alla sua condizione di gay.

Friscina lo scopre quasi per caso, quando di fatto gli dicono che la sua pratica per il rinnovo ha un« blocco».

«Il “blocco” – dice Friscina – era legato alla constatazione che alla visita di leva mi ero dichiarato gay».

Un outing che ha rischiato d farlo ritrovare a terra dopo dieci anni.

«Io ho la patente dal 1999 e non ho mai fatto un incidente o preso una multa – dice -. Secondo quanto emerge dalla documentazione, dovrei prendere non una patente normale ma una di quelle rilasciate ai disabili: siamo veramente alla discriminazione».


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