Livorno. «Il certificato per le famiglie di fatto sarà pronto a breve. Niente trucchi»

  

LIVORNO «SULL’OMOSESSUALITÀ la chiesa sbaglia. Non deve essere terrorizzata e l’incontro che c’è stato tra il vescovo monsignor Simone Giusti ed una delegazione di Arcigay dimostra il livello culturale di questo territorio». Il sindaco Alessandro Cosimi è intervenuto all’incontro «Essere liberi» organizzato dall’Unione Comunale del Pd, dall’Arci e dalle Comunità Straniere al quale hanno partecipato Vladimir Luxuria, Paolo Patané presidente nazionale Arcigay, l’avvocato Enzo Menzione e, in audioconferenza da Milano, anche l’onorevole Paola Concia. Cosimi ha promesso che entro breve sarà reso operativo il certificato anagrafico per le famiglie di fatto, approvato l’8 febbraio scorso. «Il ritardo è dovuto a tempi tecnici assicura il primo cittadino non ad una volontà politica. Non ci sono giochetti». L’occasione ha permesso al sindaco di ringraziare la consigliera del Pd Arianna Terreni fortemente impegnata ad aprire un dialogo in città sui diritti LGBT. «Dobbiamo rompere certi tabù ha detto Cosimi ed anche a Livorno ed in Toscana c’è ancora strada da fare. Sono critico nei confronti della chiesa che vuole insegnarci come allevare i nostri figli, come andare con gli altri ma con il solito conformismo». Il filo rosso dell’incontro, partecipatissimo al teatro delle Commedie, è stato infatti l’attacco alla Chiesa Cattolica ed al Governo Berlusconi anche da parte di Luxuria, Patané e Menzione. NEL MIRINO sono finiti il sottosegretario Giovanardi e l’onorevole Buttiglione appellati anche con aggettivi un po’ sopra le righe. Gli oratori hanno chiesto a più riprese il riconoscimento dei diritti LGBT: dal ruolo delle famiglie composte da persone dello stesso sesso, ai diritti pensionistici per chi trascorre una vita insieme. «La differenza tra un gay ed un nero ha detto Luxuria è che quest’ultimo non lo deve confessare alla madre. Mentre i gay che spesso vengono sbeffeggiati all’esterno, tornano a casa ed hanno un ambiente familiare ancora peggiore». Quello che chiedevano gli oratori era di fare una battaglia culturale, dalla famiglia, alla scuola, fino alle sedi istituzionali perchè al centro dell’azione ci sia l’uomo e non i suoi gusti sessuali. Sullo sfondo del teatro delle Commedie una serie di manifesti con uomini che si baciano altri con la riproduzione del quadro «La caduta di Icaro». IN PLATEA molti esponenti politici locali, tutti militanti nelel file del centrosinistra, il segretario dell’Unione Comunale Yari De Filicaia e la coordinatrice della federazione Pd Marida Bolognesi. LGBT si stanno preparando per il 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia. «Spero un giorno di svegliarmi ha detto Luxuria e trovare alla guida di questo Paese un presidente del consiglio dichiaratamente omosessuale». m. b.


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