Gay pride 2012, c´è già l´appoggio di Merola “Evento importante per confrontarsi sui diritti”

  

«Si tratta di un appuntamento internazionale importante per la città». Virginio Merola tende la mano alla richiesta di patrocinio di Arcigay per organizzare il Pride del 2012 a Bologna. «Ci incontreremo – continua il sindaco – può essere l´occasione per confrontarsi sulle buone pratiche europee legate ai temi dei diritti e della lotta alle discriminazioni». Ma contro la sfida del mondo omosessuale c´è chi si prepara a fare le barricate. A partire dalle dichiarazioni di fuoco del consigliere regionale Pdl Galeazzo Bignami, che di manifestazioni e bandiere colorate proprio non vuole saperne: «Così come non c´è mai stata una manifestazione per l´orgoglio etero, non vedo perché organizzarne una per l´orgoglio gay. Si tratta di puro esibizionismo». E sul matrimonio per le coppie omosessuali, rincara la dose: «Violerebbero la Costituzione, sono un´offesa nei confronti del matrimonio tradizionale. Si smetta di scimmiottare l´istituto familiare». Gli risponde scherzosamente Benedetto Zacchiroli, consigliere comunale del Pd che, oltre a giudicare il Pride «un´occasione per la politica di confrontarsi su temi che riguardano molte persone», invita Bignami «a salire con me sul carro, quel giorno». «Lui è molto più intelligente delle affermazioni che ha fatto – continua “Zac”-, ed è un politico. Deve costruire ponti, non muri». «Io invece non lo invito a salire sul carro – avverte sorridendo Franco Grillini, consigliere regionale Idv – perché se poi gli piace siamo rovinati». Mentre il Movimento 5 stelle, come afferma Massimo Bugani, «darà pieno sostegno all´iniziativa», tra le fila del Partito democratico si viaggia a passo d´uomo. «Ci confronteremo insieme al gruppo – fa sapere Raffaella Santi in Casali, consigliere comunale – ne parleremo a seconda delle prerogative e in base alle decisioni adottate dalla politica nazionale». Un deciso “No-comment” arriva invece da Matteo Richetti, presidente dell´assemblea legislativa dell´Emilia-Romagna. Fredda la reazione della Curia. Adriano Guarnieri, portavoce del cardinale Caffarra, sottolinea che «le nostre posizioni sono chiare. La Chiesa è radicata a principi non negoziabili, come quello della famiglia».
(r.d.r.)


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