Pd, caso D’Alema ArciGay chiude lo stand alla festa

  

BOLOGNA Dopo il caso D’Alema, lo stand “Bologna Pride 2012” alla festa dell’Unità del capoluogo resta chiuso per protesta. Martedì sera proprio in una saletta della direzione della festa bolognese, c’era stato il colloquio chiarificatore tra il presidente del Copasir e i responsabili nazionali di Arcigay e Arcilesbica. Pur continuando a partecipare ai dibattiti, l’Arcigay Bologna annuncia, in una nota del presidente Emiliano Zaino, la prosecuzione della chiusura dello spazio (martedì già listato a lutto), «nell’attesa che la nostra comunità, fatta di cittadini, genitori, figli riceva risposte che possibilmente non alimentino le argomentazioni omofobiche di chi non ci vuole uguali nei diritti». Dopo le scuse di D’Alema, per Arcigay è comunque «lecito chiedere al segretario Pd Bersani quale sia in merito la politica del Pd. E il partito di Bologna, che sostiene la nostra battaglia, com’è evidente dalle parole di Sergio Lo Giudice (capogruppo in Comune, che da poco ha sposato il suo compagno a Oslo, ndr), invierà un messaggio al nazionale?».


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