Le associazioni ai conviventi gay: «Dichiaratevi»

  

ROMA – Un appello alle persone omosessuali che vivono in coppia a dichiarare, nel compilare il questionario del censimento, la loro condizione di convivenza con una persona dello stesso sesso: lo hanno lanciato oggi le associazioni di omosessuali, insieme alla senatrice radicale Emma Bonino e alla deputata del Pd Anna Paola Concia. E intanto per i disagi vissuti da tanti cittadini nei primi due giorni di compilazione dei questionari, il Codacons diffida l’Istat e chiede indennizzi.
Per la prima volta il Censimento della popolazione dà la possibilità di censire le coppie conviventi, e in particolare quelle formate da persone dello stesso sesso. A pagina 16 del questionario, infatti, viene chiesto di dichiarare la relazione di parentela o convivenza con l’intestatario del Foglio di famiglia, e le risposte distinguono tra convivenze in coppia e coabitazione (senza quindi legami di coppia o parentela).
Un’occasione inedita, perciò, per sapere quante coppie conviventi ci sono in Italia, e in particolare quante tra persone dello stesso sesso. Sempre che l’Istat, poi, estrapoli il dato: il presidente dell’istituto, Enrico Giovannini, all’epoca della presentazione del Censimento 2011 non si era sbilanciato su questo punto. Intanto le associazioni degli omosessuali si appellano alle persone gay e lesbiche che convivono: «Dite la verità sul vostro status, non abbiate timori» hanno chiesto Arcigay, Certi diritti, Rete Lanford, Pari o dispare, Circolo Mario Mieli e Gaynet.
«È un’assunzione di responsabilità per tutti» ha detto Emma Bonino, secondo la quale «questa delle convivenze tra omosessuali è una realtà che molti vogliono nascondere».


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