Cercasi commesso gay? E scoppia la bufera «Questa è una discriminazione al contrario»

  

Danilo Zanna e Francesca Vandelli del Gruppo Diddi di Prato che apre un negozio a Pontassieve
di LAURA GIANNI CERCANO un commesso per un negozio di abbigliamento. Requisito particolarmente gradito: l’omosessualità. Proprio così. Perché? Per avere garanzia di sensibilità, di sintonia con la clientela femminile e di un più spiccato senso estetico e della moda. E’ vero che già un’icona femminile come Marlene Dietrich diceva che «soltanto i gay sanno come si fa a sembrare una donna sexy», ma in un momento di fame da lavoro, questo annuncio è da «apriti cielo». L’eco si fa ancora sentire. E pensare che il Gruppo Diddi, la società pratese che aprirà il 19 il negozio «Well I Never» a Pontassieve, ci tiene a ribadire che non vuole attuare «una discriminazione al contrario»… «Qui si va da un eccesso all’altro, dalla discriminazione al privilegio dice Barbara Orlandi, segretaria Filcams Cgil Mi pare azzardato insistere su caratteristiche individuali quando si cerca personale, tanto più che ogni contratto prevede un periodo di prova per valutare se un candidato ha o meno le caratteristiche che si cercano. Vanno privilegiate la competenza e la professionalità, a prescindere dalle caratteristiche personali. Per non parlare poi del rischio di cadere nei luoghi comuni…». «Come si fa a confondere capacità e competenze con le inclinazioni sessuali e le scelte di vita? concorda l’assessore provinciale al lavoro Elisa Simoni Se interessano la sensibilità e il senso estetico, possono essere valutate nei colloqui pre-assunzione, lasciando da parte la vita privata. Proviamo a immaginare: si presenta un ragazzo per un colloquio di lavoro e deve dichiarare se è gay o no? O magari fingere di essere omosessuale per ottenere il posto?». Il tema richiama più in generale l’offerta di manodopera. E c’è chi vede il rischio di uscire dal seminato. «Sì, perché da un lato abbiamo una carenza di posti di lavoro e dall’altro la più ampia offerta di manodopera dice ancora Simoni Allora c’è chi chiede il commesso cinese, chi lo vuole biondo e alto… Facciamo qualche passo indietro, torniamo al merito e recuperiamo il valore vero del lavoro». Scettico anche Franco Grillini, parlamentare e fondatore di Arcigay. «Non è la prima volta che mi imbatto in annunci così sorride Infatti dico sempre che adesso riguardo ai gay ci sono pregiudizi negativi e anche positivi: purtroppo prevalgono i primi… Scherzi a parte, è vero che resiste questo luogo comune che vuole gli omosessuali più creativi e sensibili, ma questi annunci sono spesso trovate pubblicitarie. Certo, lo stereotipo vuole i gay tutti ballerini, commessi o parrucchieri. O baristi perché almeno non molestano le clienti. Ma via… Cosa penso? Che la gentilezza sia un fatto di educazione che prescinde dalle inclinazioni sessuali. Che, omosessuali o etero, siamo tutti persone e dovremmo valere per le nostre capacità. Che gentilezza, pulizia e il rispetto per le donne dovrebbero essere valori validi per tutti. Ho sempre detto che Arcigay è un’associazione a tempo, destinata a scomparire il giorno che essere etero o omosessuale diventerà indifferente: ecco, penso che quel giorno sia ancora lontano».
SCETTICO Franco Grillini, fondatore di Arcigay. «Non è la prima volta c…
SCETTICO Franco Grillini, fondatore di Arcigay. «Non è la prima volta che mi imbatto in annunci così sorride Infatti dico sempre che adesso riguardo ai gay ci sono pregiudizi negativi e anche positivi: purtroppo prevalgono i primi… Certo, lo stereotipo vuole i gay tutti ballerini, commessi o parrucchieri. O i baristi perché almeno non molestano le clienti. Cosa penso? Che la gentilezza sia un fatto di educazione che prescinde dalle inclinazioni sessuali. Che, omosessuali o etero, siamo tutti persone e dovremmo valere per le nostre capacità. Che gentilezza, pulizia e il rispetto per le donne dovrebbero essere valori validi per tutti. Ho sempre detto che Arcigay è un’associazione a tempo, destinata a scomparire il giorno che essere etero o omosessuale diventerà indifferente: ecco, penso che quel giorno sia ancora lontano».


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