È la prima sentenza in Italia che condanna un datore di lavoro per le molestie perpetrate a causa dell’orientamento sessuale della vittima.
Arcigay Varese: “Ennesimo atto di omofobia: agire subito per prevenire questi episodio”
Varese, 10/10/2021
L’azienda socio-sanitaria della Valle Olona è stata condannata dal Tribunale di Busto Arsizio a pagare 10.000€ nei confronti di una donna vessata dal suo primario e a risarcirla per le molestie subite. È quanto si apprende dal Corriere della Sera.
L’azienda ricomprende gli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo. La donna è stata sottoposta a continue vessazioni con trasferimenti da un reparto all’altro nonostante la stima dei colleghi.
“Questa omofobia in ambito medico è inaccettabile e non si fa nulla per prevenirla” – dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese, che prosegue: “Non esistono piani di formazione per il personale medico e a pagarne le spese sono i lavoratori LGBT, lavoratori come tutti gli altri che pagano ancora per un clima profondamente omofobo e che impedisce alle persone di vivere liberamente. Precedenti del genere rischiano di alimentare un clima tossico che impedisce ai dipendenti di parlare della propria vita personale come tutti gli altri e di vedere il luogo di lavoro come un luogo frustrante, in cui autocensurarsi per non incappare in problemi per la propria carriera.
È ora che anche le aziende pubbliche prendano posizione in maniera netta ed esplicita contro l’omofobia come accade in molti altri Paesi, organizzando iniziative ad hoc e formazioni per il personale. Un ulteriore silenzio da parte delle ASST significherà solo continuare ad essere complici di odio e pregiudizio.”
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