Ignobile attacco del quotidiano “Libero” all’on. N

  

Già sei mesi fa, Vittorio Feltri, direttore di "Libero", fu radiato dal'Albo dei giornalisti per avere pubblicato in modo strumentale delle immagini che mostravano atti di violenza sessuale su bambini. Libero quel giorno aveva venduto forse qualche copia in più, ma 'associazione di categoria sentì compromessa la dignità professionale dei suoi aderenti per quel gesto ulteriore di violenza, sia nei confronti delle giovani vittime ritratte nelle foto sia nei confronti degli stessi lettori.

Oggi "Libero" ci riprova, non esitando ad attaccare un parlamentare della Repubblica la cui specchiata moralità è fuori discussione e che a anni è in prima fila nella lotta alla mafia e per la difesa dei diritti civili. Lo fa recuperando una dichiarazione sedici anni fa, già allora, come oggi, decisamente smentita dal'interessato.

A nome del'Arcigay, esprimo tutto lo sdegno di fronte a questa operazione di sciacallaggio politico.
Arcigay condanna in modo fermo e risoluto ogni atto di violenza sui bambini e sulle bambine.
Troppo spesso 'infanzia rimane vittima del'incoscienza di adulti che, per soddisfare in modo egoistico i loro desideri, non esitano a compiere gesti criminosi, producendo danni talora irreversibili in esseri troppo fragili e indifesi nei loro confronti.

Ricordiamo che il 90% di tali violenze avviene al'interno delle mura familiari, da parte di persone di fiducia, spesso gli stessi parenti o addirittura i genitori. Il ritardo culturale, prima ancora che normativo, della nostra società verso il superamento di questa piaga terribile e 'elaborazione delle sue cause è sotto gli occhi di tutti, e noi stessi lo denunciamo a tempo.
Riteniamo che le diffamatorie accuse di "Libero", producendo confusione e disinformazione nei lettori, vadano nella direzione esattamente inversa.

La tesi del quotidiano di Feltri è aberrante e pericolosa: la battaglia del movimento omosessuale e dei tantissimi suoi sostenitori per combattere le discriminazioni contro le persone gay e lesbiche sarebbe in realtà parte di una strategia volta a legittimare le violenze sui bambini. Quella legge (firmata anche da parlamentari di Forza Italia e del Partito Popolare, oltre che dai partiti della sinistra) rispecchia quanto contenuto nel'art.13 del Trattato di Amsterdam e nella Carta dei diritti fondamentali del'Unione Europea, oltre che nella legislazione di gran parte dei paesi europei.

Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay


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