Un’altra incursione nel circolo gay di Padova

  

Da "Il Gazzettino" di Padova, 7-3-2002


Alessandro Zan

Alessandro Zan

Cassetti e armadi aperti e tutto quanto ‘era dentro rovesciato a terra. Ancora u’incursione nella sede che il circolo Arcigay Tralaltro divide con ‘Associazione studenti universitari (Asu) in via Santa Sofia 5. ‘erano dei contanti e ‘erano anche computer, fax e telefoni ma non sono stati toccati. Potrebbero essere stati semplicemente dei ladri ma è difficile non rivolgere un significativo pensiero a quei personaggi di estrema destra e dintorni che una decina di giorni fa avevano inondato di scritte offensive i muri esterni dei circoli gay Tralaltro e Drasticamente (ques’ultimo in via Gradenigo). Motivo, il Gay Pride che in giugno si terrà a Padova.

«Non voglio creare falsi allarmismi – dice Alessandro Zan, studente di Ingegneria, presidente del’Arcigay – Può essere una coincidenza, magari è stato un tentato furto da parte di teppistelli. Ma se si tratta di un gesto dimostrativo, la faccenda ci preoccupa non poco. Ormai questa sede è oggetto di pesanti vandalismi, scritte con lo spray, la serratura bloccata con ‘Attak e adesso saracinesca e porta forzate e dentro tutto a soqquadro. Basta»!

‘incursione risale a sabato notte o domenica mattina. Qualcuno ha aperto la saracinesca, con un passepartout o qualche chiavetta, limetta o similari: poi con un attrezzo del genere piede di porco o cacciavite ha scardinato la porta ed è entrato. Ha perlustrato la sala grande, quella per le riunioni, usata sia dal’Asu che dal circolo Tralaltro, e poi la stanza-ufficio del’associazione gay dove sono stati buttati a terra e svuotati i cassetti. Alessandro Zan ha già denunciato in questura ‘accaduto.
In febbraio erano comparse le scritte a spray nei due circoli: offese a caratteri cubitali, di quelle che fanno a pugni con qualsiasi quoziente di intelligenza superiore a 1.


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