Arcigay agli Outgames

  

Arcigay non poteva mancare ad un appuntamento di rilievo internazionale quale gli Outgames a Montréal. L’ha fatto inviando il responsabile salute, Raffaele Lelleri, alla Conferenza Internazionale sui Diritti Umani GLBT inserita nella manifestazione.

Cannavaro, Zambrotta, Gattuso, Pirlo e Blasi

Cannavaro, Zambrotta, Gattuso, Pirlo e Blasi

Arcigay ha così portato il proprio contributo offrendo un workshop dal titolo Being LGB in Italy, between Europe.. and the Vatican (Essere lesbica, gay o bisessuale in Italia, fra l’Europa… e il Vaticano). Il workshop ha riscosso un successo inaspettato. Le/i partecipanti (tra cui molti cittadini italiani emigrati all’estero e altrettanti discendenti di italiani) hanno seguito con interesse la presentazione di Lelleri, intervenendo con domande spigolose. La fotografia del nostro paese discussa nel corso dell’ora e mezza a disposizione, ha sorpreso positivamente l’audience — a dimostrazione che la situazione attuale delle persone LGB in Italia non coincide con gli stereotipi degli stranieri nei nostri confronti.

I numerosi presenti sono stati piacevolmente incalzati dal relatore nel mettere a fuoco una nuova immagine del Belpaese, anche con ironia. La cornice delineata ha preso spunto dall’immagine di successo degli azzurri campioni del mondo, per passare poi alla nota pubblicità di D&G che ostenta i corpi madidi di sudore degli eroi di Berlino: Gattuso, Cannavaro (e gli altri Argonauti, nda). L’audience è stata invitata a riflettere sulla controversa e complessa percezione dell’omosessualità nel nostro Paese.

A seguire, l’oggetto della presentazione è passato al Vaticano. Con un breve excursus, Lelleri ha enucleato l’agenda della Santa Sede, che punta violentemente ad ostacolare i diritti civili delle persone GLB. Non si poteva poi non affrontare la questione PACS, politicamente imbarazzante per il nostro premier.

Raffaele Lelleri

Raffaele Lelleri

Durante il workshop sono stati presentati i risultati della ricerca MODI DI — la ricerca nazionale sulla salute di lesbiche, gay e bisessuali, finanziata dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzata da Arcigay. MODI DI è stata l’occasione per dimostrare il grado di professionalità raggiunta da Arcigay, ponendosi come interlocutore qualificato ed autorevole nei confronti delle politiche sanitarie del governo centrale e dei governi locali.

Lelleri ha concluso la sua presentazione chiedendo in sala chi conoscesse George, segretario personale del Pontefice. Sorrisi maliziosi sono affiorati sulle labbra dei presenti.

La presenza di Arcigay va incentivata in questi contesti — di confronto internazionale – non solo perché è l’occasione per presentare ad un audience internazionale la propria associazione (valori di cui si fa portavoce, strategie comunicative, networking nei servizi alla persona, lobbying politco); ma perché le conferenze, come quella di Montréal, creano un atteggiamento positivo e collaborativo nei confronti delle realtà GLB in Italia.

Il workshop è stato registrato dalla radio locale www.ckut.ca, con la preziosa collaborazione di David Tacium.


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