C.R.A.Z.Y. è in sala

  
C.R.A.Z.Y.

C.R.A.Z.Y.

Le cinque lettere che compongono il titolo del film sono le iniziali dei nomi dei 5 fratelli protagonisti. Una famiglia fatta di vite straordinarie, di gente comune in cerca d’amore e felicità. È la storia di due intrecci amorosi. L’amore di un padre per i suoi cinque figli. E l’amore di un figlio per suo padre, un amore così forte che lo costringe a mentire, prima di tutto a se stesso, per non deluderlo.

La “grande” bugia è quella che il regista sceglie di suggerire, accennare, ma mai esplicitamente dichiarare, per almeno metà del film: l’omosessualità di Zac!, nato il 25 dicembre del 1960. Ed il film ha inizio proprio da questa data: una voce fuori campo, quella del protagonista, ci spiega i motivi per cui il giorno di Natale ha sempre rappresentato un momento di frustrazione ed infelicità, a cominciare dai regali: soldatini o macchinine, ma mai nulla di più adatto ed interessante.

Sin dall’infanzia i tentativi di Zac di essere come i suoi fratelli lo rendevano ansioso, insicuro e violento. A sette anni il rapporto privilegiato col padre cessa improvvisamente, e da allora inizia una sorta di guerra tra i due, quella del padre per cambiare il figlio, e quella di Zac per tornare ad essere un figlio amato e, soprattutto, per accettare la propria identità.

Per quattordici anni, dal 1966 al 1980, seguiamo le vicende di una famiglia come tante, attraversata dai più classici dei problemi: il primo spinello, i coprifuoco, la scuola, la scoperta del sesso, ma anche lutti improvvisi, liti, relazioni o matrimoni troncati. Il tutto accompagnato da una colonna sonora di straordinaria bellezza, una messa in scena pulita, puntuale e ricercata. A metà strada tra il registro della commedia e del dramma familiare, il film ci conduce in un viaggio sorprendente ed inaspettato che porterà Zac ad accettare la sua vera natura e, cosa ancora più importante, convincerà suo padre ad amarlo per ciò che egli realmente è.


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