Finanziaria, per la prima volta risorse contro la violenza omofoba

  
La manifestazione di Viareggio contro la violenza

La manifestazione di Viareggio contro la violenza

"L’inserimento nella legge finanziaria dell’espressione ‘orientamento sessuale’ rappresenta una prima volta assoluta. Ci auguriamo che la rottura di questo tabù sia l’anticamera di un’azione concreta di contrasto della violenza psico-fisica contro le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) e che a questo seguano gli altri passi necessari per assicurare loro un’effettiva sicurezza personale e il riconoscimento della piena uguaglianza di diritti”.

Così Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay, commenta la lettura dell’art. 195 della Finanziaria, che destina 3 milioni di euro l’anno per l’istituzione di un “Osservatorio per il contrasto della violenza nei confronti delle donne e per ragioni di orientamento sessuale”.

“Siamo lieti che il ministro per i Diritti e le pari opportunità Barbara Pollastrini si sia spesa concretamente per dare una risposta alle richieste delle nostre organizzazioni — continua Lo Giudice – e restiamo in attesa che, come annunciato dalla stessa Pollastrini e poi confermato dai ministri Amato e Mastella, a questa misura operativa si affianchi all’altra, altrettanto necessaria, sul piano normativo: una legge contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, che estenda anche a questi campi le tutele previste dalla legge Mancino 122 del 1993. L’impegno a protestare con la Russia per la repressione del Gay pride a Mosca, assunto questa mattina alla Camera dal ministero degli Esteri, ci lasciano sperare che questo governo voglia finalmente iniziare ad affrontare la questione omosessuale”.

L’attivazione di misure antiviolenza e una legge contro le discriminazioni erano parte di un pacchetto di richieste avanzate nei giorni scorsi da un cartello di associazioni lgbt: Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Comitato Torino Pride 2006, Azione Trans, Famiglie Arcobaleno, Gay in divisa, Gruppo del Guado, Mit – movimento identità transessuale.

“Chiediamo — conclude il presidente di Arcigay – che le funzioni dell’Osservatorio, che la legge finanziaria riferisce alle violenze motivate dal genere e dall’orientamento sessuale, siano esplicitamente dirette anche a prevenire e contrastare le violenze contro le persone transessuali, troppo spesso bersaglio di violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo, in applicazione della direttiva europea n. 54 del 5 luglio 2006”.

La direttiva 2006/54/CE emanata il 5 luglio scorso dal Parlamento e dal Consiglio europei stabilisce all’art. 3 che “il campo ‘applicazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne non possa essere limitato al divieto delle discriminazioni basate sul fatto che una persona appartenga al’uno o al’altro sesso. Tale principio, considerato il suo scopo e data la natura dei diritti che è inteso a salvaguardare, si applica anche alle discriminazioni derivanti da un cambiamento di sesso”.


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