Gli studi LGBT all’Università di Bologna

  

Si parla di welfare e di cittadinanza. Ma per gay, lesbiche, trans e bisex. Entrano per la prima volta nel mondo accademico gli studi sulle minoranze sessuali. Ed è l´Alma Mater a tagliare il traguardo con il corso di alta formazione ideato in collaborazione con Arcigay, Arcilesbica e il Movimento identità transessuale.

E´ il sociologo Costantino Cipolla a dirigerlo. «Un´esperienza di primo impatto», commenta il professore, l´unico in Italia ad avere la cattedra in Sociologia della sessualità. Un corso non facile, visto l´aria che tira sui Dico e le tensioni che si sono create anche a Bologna. «Siamo consapevoli che sono temi difficili da trattare soprattutto in questo momento e, in generale, in ambiente accademico. Per questo l´approvazione del corso da parte dell´università è per noi già un grande risultato, non so quante università lo avrebbero fatto. Bologna sui corsi di alta formazione è molto avanti». Un traguardo prima di tutto culturale.

«Il grande silenzio che c´è nel nostro paese sulle minoranze sessuali si riverbera anche nel mondo universitario, per questo il corso è straordinario, è strategico, e il suo valore aggiunto sta nell´essere stato ideato insieme alle associazioni che si occupano di promozione dei diritti di gay e lesbiche», spiega Raffaele Lelleri, sociologo, «non accademico», responsabile nazionale del settore Salute e diversità per l´Arcigay.

Il corso post laurea in «Welfare state e cittadinanza: gay, lesbiche, bisex e trans» (iscrizioni entro il 17 maggio) intende migliorare il rapporto tra categorie di persone solitamente marginali alle logiche normali del welfare e gli stessi servizi sociali e sanitari pubblici.

Per avere un´idea dei contenuti basta guardare le cinque aree di insegnamento: identità e coming out in gay, lesbiche, bisessuali e trans; psicologia della salute e del rischio; sociologia delle sessualità; servizi socio-sanitari dedicati; salute e malattie sessualmente trasmissibili. Il taglio dell´iniziativa di studio è psicologico e sociologico, più che medico.

Tra gli obiettivi del corso, la conoscenza delle trasformazioni delle identità sessuali e dello sviluppo delle comunità gay, lesbiche, bisex e trans. Dentro ci sta la ridefinizione delle categorie scientifiche sulla sessualità, ma anche la pluralizzazione delle forme famigliari nell´epoca moderna.

«Sono problematiche calde, dure da affrontare, per noi questa è una sperimentazione», dice Cipolla che racconta del progetto e di come è stato costruito insieme alle associazioni che tutelano i differenti orientamenti sessuali nella nostra società. «Ci siamo mossi sin dall´inizio secondo la logica del rigore scientifico, con lo scopo di creare operatori sensibili a questi mondi, per favorire una scelta di politica socio sanitaria che rendesse anche questi cittadini più vicini e fruitori dei servizi».

La richiesta di formazione in questo settore non manca: alla segreteria organizzativa (informazioni: www.unibo.it) sono già arrivate decine di telefonate di persone interessate a partecipare. Venti i posti disponibili per tre mesi di studi, da giugno a settembre, nelle aule della facoltà di Scienze Politiche, negli spazi dell´Ausl di Bologna, nelle sedi locali di Arcigay, Arcilesbica e Mit. «Non è stato facile nemmeno trovare i docenti, non c´è cultura in Italia su questi temi», spiega Cipolla. La speranza dei promotori è di arrivare a consolidare la formazione post laurea in questo settore di studi e di far entrare alcuni di questi temi nelle lezioni degli stessi corsi di laurea.

(da Repubblica – di Ilaria Venturi)

I docenti del corso

Prof. Costantino Cipolla, Università di Bologna

Prof.ssa Laura Corradi, Università della Calabria

Dott.ssa Alessia Bertolazzi, Università di Bologna

Dott.ssa Daniela Danna, Università degli Studi di Milano

Dott.ssa Antonietta D’Antuono, Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi, Bologna

Dott.ssa Margherita Graglia, psicologa e psicoterapeuta

Dott. Raffaele Lelleri, Responsabile nazionale Salute e Diversità di Arcigay

Dott.ssa Silvia Lolli, Comune di Bologna

Dott.ssa Porpora Marcasciano, Movimento Identità Transessuale (MIT)

Dott. Luca Pietrantoni, Università di Bologna

Dott. Luca Trappolin, Università di Padova

Dott. Sergio Lo Giudice, Presidente nazionale di Arcigay

Dott. Francesca Polo, Presidente Arcilesbica Associazione Nazionale

La pagina del sito del’Università di Bologna dedicata al corso post-laurea “Welfare state e cittadinanza: gay,lesbiche, bisex,trans (GLBT)”

Leggi la scheda informativa del Corso


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