La becera sagra dello sposalizio

  

L’Arcigay di Napoli apprende con desolata perplessità che gli organizzatori di “TuttoSposi 2008” hanno scelto di pubblicizzare con una campagna provocatoria, e spot sulle reti di Berlusconi, la 29ma fiera che quest'anno è “del matrimonio costituzionale”, come si specifica nel sottotitolo facendo riferimento alla interpretazione eterosessista ed ideologica dell’articolo 29, dichiarandosi poi apertamente contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

“Le trovate per pubblicizzare la ‘sagra dello sposalizio’ non sono mai state così becere come quest’anno”, afferma Salvatore Simioli, presidente dell’Arcigay di Napoli, “Se gli imprenditori di ‘TuttoSposi’ temono un calo di profitti con l’estensione del matrimonio alle coppie non eterosessuali si sbagliano di grosso. Se l’istituto matrimoniale fosse esteso anche alle coppie omosessuali come in Spagna, ci sarebbero conseguenze positive per tutti, sia per chi si batte affinchè sia riconosciuto il valore degli affetti che legano gli aspiranti coniugi dello stesso sesso, sia per le aziende di ‘TuttoSposi’ che scoprirebbero nuovi ed estesi mercati”.

“E aspettiamo ora che i paladini dell’ortodossia clericale, in testa il noto Don Rodrigo da Ceppaloni, esprimano il proprio disappunto per l’utilizzazione anche questa volta mondana del ‘sacro matrimonio’”, conclude Simioli, “Quanto alle coppie gay e lesbiche napoletane, sopravviveranno anche a questa ‘trovata’, essendo attente più ai sentimenti che al catering: non possiamo infatti rinunciare al riconoscimento pubblico delle nostre relazioni, ma possiamo soprassedere al frac e ai confetti”.


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