Napoli, no al “pacchetto sicurezza”

  

Mercoledì 8 ottobre 2008 alle ore 10,30 a Napoli, piazza Municipio, si è svolta la manifestazione di protesta per respingere le proposte contenute nel pacchetto sicurezza del Comune di Napoli che, non avendo evidentemente nient’altro da proporre ai cittadini per farli sentire più sicuri, se la prende con gli ultimi e i più fragili, rendendo ancora più precaria la loro esistenza.

Dopo l’approvazione del pacchetto sicurezza c’è da chiedersi se, al contrario di quello che ci si aspetta, non si alimenterà ulteriormente il senso di insicurezza e di paura, che sta inducendo alla chiusura e alla diffidenza verso l’altro e provocando pericolosi fenomeni di razzismo nei confronti di ogni genere di diversità.

A Napoli la cifra dell’insicurezza è la mancanza di lavoro, la diffusione di un sistema sempre più clientelare, la debolezza del welfare, i conflitti che nascono da situazioni di povertà materiali e relazionali.

Prendersela con i writers, i senza fissa dimora, le prostitute e i loro clienti, con chi ai semafori chiede qualche briciola del nostro benessere, significa essere forti con i deboli continuando ad essere deboli con i forti, non avere progetti per la città, scaricare sui più sfortunati responsabilità che non sono loro.

Le associazioni e le organizzazioni sociali della città, che hanno inutilmente chiesto di essere sentite prima che si adottassero i provvedimenti sulla sicurezza decisi dalla amministrazione comunale, chiedono la sospensione del decreto sindacale e l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per la realizzazione di un piano sociale di interventi che renda la città veramente più sicura.

Alla manifestazione presidio erano presenti, tra le altre, le persone transessuali che si prostituiscono perché senza alternative, perché discriminate in quanto differenti, per la mancanza di politiche attive del lavoro concrete e accessibili; le vittime di tratta che in questo momento a Napoli non hanno accoglienza, visto che le strutture di ospitalità sono chiuse o non accolgono perché gli operatori sono senza stipendio; i minori soli non accompagnati che in questi anni hanno abbandonato i semafori non perché “arrestati”, ma perché hanno trovato operatori e servizi che li hanno orientati alla formazione, alla scuola, al lavoro.

Manifestazione promossa da:
Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli – Associazione transessuali Napoli – Movimento di Identità transessuale – Gesco – Cooperativa sociale Dedalus – Legacoopsociale – Cantieri sociali – Associazione Priscilla


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