Binetti responsabile morale del dilagare dell’omofobia

  

L’onorevole Paola Binetti (PD) da tre anni offende impunemente la dignità di milioni di persone gay e lesbiche.

Troviamo ridicole le difese d’ufficio sue e di alcuni esponenti del PD, tra cui Pierluigi Castagnetti, che invocano la libertà d’opinione. La Binetti non è una semplice aderente al PD, ma una dirigente e parlamentare del più importante partito d’opposizione, che ha tra i suoi valori fondamentali il rifiuto dell’omofobia.

Da parte sua, Arcigay, intende promuovere un’estesa e approfondita azione legale nei confronti della campionessa dell’omofobia italiana, perché ritiene che i suoi continui e devastanti interventi favoriscano la diffusione di un clima d’odio nei confronti della visibilità e della dignità delle persone omosessuali.

È inutile che la Binetti tenti in queste ore di passare da vittima, ricorrendo persino a riferimenti blasfemi rispetto alla sua sensibilità colpita proprio nei giorni di Ognissanti e dei morti.

Lasci perdere onorevole Binetti, e si faccia un esame di coscienza su quanti morti assassinati dalla furia omofobica e transfobica si sono contati solo negli ultimi due anni! Ben 43 persone uccise da persone imbevute di ignoranza e pregiudizio, o che in molti casi si sono sentite autorizzate a procurare indicibili violente e sofferenze perché sostenute dalle posizioni che ogni giorno lei irresponsabilmente rivendica con orgoglio!

Aurelio Mancuso, Presidente Nazionale Arcigay

https://www.arcigay.it/denunciamo-paola-binetti

***

Comunicato Stampa ARCIGAY – 4 novembre 2008

Arcigay: Per Veltroni l’omofobia è un peccato veniale

Ha ragione Walter Veltroni quando ribadisce che le posizioni del Partito Democratico sull’omofobia sono chiare e sancite sulla carta dei valori, ma facciamo una domanda semplice al Segretario del PD: se l’onorevole Paola Binetti ha sbagliato perché si stupisce della valanga di reazioni negative?

Se la numeraria dell’Opus Dei avesse inveito contro gli ebrei o i migranti, sarebbe stata così prontamente perdonata da Veltroni?

Comunque il PD faccia ciò che crede. A noi rimane l’amara constatazione, che ancora una volta, il reato di omofobia (giustamente punito in molti Stati europei e più volte condannato dalla Comunità Europea) per Veltroni è solamente un peccato veniale, sopportabile e compatibile con il pluralismo interno al suo partito.

Ancora una volta, tra la concreta difesa della dignità delle persone LGBT e le abberranti posizioni dei cattolici reazionari teo-dem, si scelgono i secondi.

Per Arcigay non ci possono esser dubbi: la Binetti ha coscientemente, ripetutamente, pervicacemente sostenuto in questi anni posizioni omofobe e discriminatorie e per questo procederà con decisione con un’azione legale a tutela della vita e dell’onorabilità dei milioni di cittadini gay e lesbiche italiani.

Se questa politica italiana fosse civile, non opportunista, guidata dai veri valori democratici, Paola Binetti non sarebbe dirigente e parlamentare di un partito di centro sinistra, ma di una formazione della destra estrema.

Aurelio Mancuso, Presidente Nazionale Arcigay
 


  •