Luxuria, avanti tutta!

  

Sì lo so, eccomi di nuovo a sostenere Vladimir Luxuria per la partecipazione ad un programma per molte e molti ritenuto tremendo come l’Isola dei Famosi.

Però, non posso evitare di dire, che il fatto che Luxuria sia arrivata in finale sia, per quanto mi riguarda un fatto positivo, molto importante per una ragione semplice: il programma è assai popolare e se un mucchio di gente ha decretato che lei deve rimanere a concorrere a vincere l’Isola, vuol dire che non è vero che c’è tutto questo pregiudizio nei nostri confronti.

Certo la politica, gli opinionisti (tremendi i giudizi di alcuni mass media nelle trasmissioni pomeridiane, ma anche di giornali di solito avveduti) la chiesa, ecc. continuano a darci addosso, eppure Vladimir ha saputo conquistarsi la benevolenza del pubblico. Ha rinunciato a dire che era orgogliosa di essere transgender? E’ stata zitta sulle nostre battaglie? Non ha avuto un comportamento dignitoso? E’ accaduto proprio il contrario e, questa settimana che la separa dalla finalissima spero riesca ad accumulare ancora consenso. Se Luxuria per caso (facendo tutti gli scongiuri del caso) vincesse l’Isola sarebbe un grande fatto di costume, sì di costume, non politico, non rivoluzionario, non capace di far approvare leggi e quant’altro. Di costume. Ma lo sappiamo bene, anche quelli che sono più riottosi e polemici su questa vicenda, il costume in questo paese conta, e parecchio!

Per questo continuerò fino alla fine, anche sbagliando, anche come è accaduto all’inizio quando quasi tutti nel movimento stavano zitt*, a sostenerla, ad incitarla da lontano!

Ha ragione Angela Azzarro su Liberazione: Luxuria ha già vinto e con lei anche un po’ noi… E non si tiri fuori l’argomento che a furia di vedere delle macchiette come Malgioglio, Platinette e tanto altro, la nostra immagine viene danneggiata. C’è una grande, enorme, abbissale differenza tra i tanti (troppi) gay che affollano talk show, Marie De Filippi, Italie pomeridiane sul 2, drag, travestite, commentatori, ecc., che non hanno mai speso una parola decente sulla condizione omosessuale italiana e Vladimir Luxuria. Tutti e tutte a preoccuparsi solamente di apparire, di esserci, di esser parte di un cliché rassicurante costruito ad hoc dai furbi autori televisivi (in cui pullulano gay velatissimi), mentre Luxuria anche quando appariva con lunghi vestiti, copricapi improponibili, scintillanti mise, ha sempre messo al centro del suo dire, noi, nel senso comunitario del termine. Eh sì c’è una bella differenza! Quindi per tutto questo viva Luxuria! Ed incrociamo le dita!


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