Il colpo di scena della Cornwell

  

Nei suoi thriller celebrati in tutto il mondo, Patricia Cornwell non aveva avuto il coraggio di caratterizzare come omosessuale il personaggio principale. Kay Scarpetta, anatomo-patologa e investigatrice d´eccezione, attraversa problemi di relazione e momenti di euforia amorosa come tutti, ma a rischiare l´isolamento per motivi di identità sessuale a Quantico, nella scuola di specializzazione dell´Fbi, è sua nipote Lucy Farinelli. La giovane e tostissima agente federale, rivelata come lesbica nel 1994, è stata il ballon d´essai che doveva preparare la strada per il "coming out" della sua creatrice.

Ora però la Cornwell ha deciso: basta schermi letterari, è arrivato il momento di una dichiarazione pubblica e persino della presentazione della sua compagna di vita, Staci Gruber, una psichiatra di 41 anni.

A dir la verità, Patricia Cornwell, reduce dalla fine del matrimonio con un suo ex docente universitario, era stata costretta a rendere note le sue scelte già nel 1996. Allora il marito dell´agente federale Margo Bennett aveva scoperto la storia d´amore omosessuale fra lei e la scrittrice, e aveva tentato di sequestrare sua moglie minacciandola con le armi. La Cornwell aveva confermato le sue scelte nel 2006 utilizzando la legge del Massachusetts sulle unioni gay per sposare la Gruber. Ma era rimasto un affare privato: la scrittrice, quasi paranoica in fatto di sicurezza personale e privacy, aveva accettato di parlarne solo con The Advocate, una rivista gay, o con la stampa britannica. Nei giorni scorsi, con il lancio di un nuovo libro Scarpetta (in Italia uscirà da Mondadori), ha deciso di dare a Usa Today l´intervista che l´ha rilanciata come testimonial omosessuale.

Non si aspettava di diventare un simbolo, ma è pronta a dire la sua, per esempio sui matrimoni gay: «Trovo una vergogna che un matrimonio come il mio debba essere illegale in altri Stati», ha detto al quotidiano. Il voto della California, che nello scorso novembre ha cancellato i matrimoni gay, è «un passo indietro». «Se non abitassimo in Massachusetts e una di noi due avesse un terribile incidente stradale, un ospedale potrebbe impedire all´altra di vederla», ha detto la scrittrice, appassionata di auto e moto sportive e pilota d´elicottero nel tempo libero.

Quanto alle scelte sessuali dei personaggi, la scrittrice «lascia che siano quello che sono». Che abbia conquistato più lettori gay o che ne abbia perso di più dopo il suo coming out, «non si può calcolare». È vero però che sin dalla rivelazione non voluta della sua sessualità, la Cornwell ha sempre un nutrito pubblico di gay e lesbiche alla presentazione dei suoi libri, che la ringrazia per avere creato Lucy. E se le si chiede come la dottoressa Scarpetta reagisce all´omosessualità della nipote, risponde così: «Non è un problema per lei, tranne che per il fatto che questo rende la vita più dura per Lucy. La rende più dura a tutti».


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