Cara Savona, sei fredda sul Pride

  

SAVONA – La città sembra restia ad un’apertura con la comunità gay in occasione del Gay Pride ed è il segretario di Arcigay Riccardo Gottardi a rivolgersi alla società civile locale perchè anche Savona ospiti, come accadrà a Imperia, incontri, convegni e dibattiti collaterali al Pride.

In realtà un passo avanti era stato fatto lo scorso anno quando esponenti della dirigenza dell’ Arcigay l’Approdo di Genova avevano incontrato il sindaco Federico Berruti e l’assessore alla Cultura Ferdinando Molteni per metter e a punto una serie di iniziative culturali. Poi tuto si è fermato.

In questi giorni il comitato organizzativo genovese del Pride sta contattando il mondo sindacale, politico e dell’associazionismo savonese alla ricerca di una collaborazione per organizzare a Savona, alcuni eventi. «Siamo disponibili a lavorare insieme per organizzare eventi del Pride nelle altre province liguri – dice Gottardi – ma è opportuno che questa spinta venga dal territorio, da istituzioni, enti, sindacati, associazioni. Abbiamo già contattato per mail i gruppi consiliari della Provincia, anche se commissariata, ed alcuni esponenti della società civile. Gli altri li contatteremo nei prossimi giorni. Fino ad ora, però, non abbiamo avuto alcuna risposta e la cosa mi stupisce visto che Savona è sempre stata una molto aperta per ciò che riguarda i diritti civili. E’ stato il primo comune ligure ad adottare una delibera per istituire un registro sulle unioni civili».

Nei prossimi giorni la dirigenza di Arcigay e il comitato organizzatore del Pride incontreranno o i livelli regionali dei sindacati e tramite loro quelli provinciali per avere un aiuto. «Credo che sarebbe importante per Savona, anche a livello d’immagine – conclude Gottardi – dimostrare la propria apertura a questo evento di rilevanza nazionale. A Genova ad esempio ci saranno mostre e incontri. Quello sull’olocausto dei gay nei lager potrebbe essere ospitato anche a Savona».


  •