Gay aggredito da security di un locale

  

ROMA – Ha denunciato a Gay Help Line 800.713.713, numero verde per le persone lesbiche, gay e trans, di essere stato selvaggiamente picchiato senza motivo a Roma, dalla security di un noto locale nei pressi della Piramide.

V., funzionario pubblico, ha raccontato di essere stato aggredito nella notte tra il 24 ed il 25 gennaio mentre trascorreva la serata con il suo ragazzo e altri amici. L´uomo ha subito fratture e contusioni giudicate guaribili in 30 giorni.

Gli aggressori, secondo la denuncia, sarebbero alcuni componenti della security del locale che, stando al suo racconto, dopo averlo pesantemente insultato, urlandogli frasi come "Frocio di merda, ti facciamo vedere noi, ti pentirai di essere entrato", lo hanno colpito con un oggetto contundente e portato in una parte riservata del locale dove lo hanno percosso con calci e pugni, procurandogli la frattura di un braccio, la rottura di un dente, la contusione di alcune costole e tagli sulla testa e sul labbro. La vittima sarebbe stata poi trasportata e lasciata sul marciapiede sotto la pioggia e solo l´intervento dei suoi amici ha permesso di chiamare un´ambulanza e la polizia.

Arcigay Roma ha reso noto di aver sporto denuncia e ha proposto che la legge Mancino sia estesa ai "reati di odio", contro gay e lesbiche. "Questa aggressione è solo l´ennesimo episodio di violenza – ha detto il responsabile di Gay Help Line 800 713 713 e presidente Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo – che registriamo al nostro numero verde. Ogni mese il nostro servizio riceve migliaia di contatti, di cui il trentuno per cento per violenze e abusi".

"Facciamo appello alle autorità competenti – ha detto ancora Marrazzo – affinché si attivino ad individuare al più presto gli autori di tale reato, per tutelare cittadini come V., che da anni vive con il proprio compagno e sabato voleva solo trascorrere una serata tranquilla con lui e gli amici. A V. abbiamo offerto il nostro supporto legale gratuito ed oggi, tramite il nostro legale, ha sporto denuncia. Contatteremo al più presto i gestori del locale per garantire che vengano presi immediati provvedimenti".

Un caso molto grave – dichiara l´avvocato Daniele Stoppello responsabile legale Arcigay Roma – purtroppo l´attuale normativa non prevede l´estensione della legge Mancino anche per i reati di odio verso le persone lesbiche, gay e trans, per questo sarebbe auspicabile un immediato intervento legislativo, come più volte già chiesto dalla nostra associazione, per darci maggiori strumenti per intervenire. Ad ogni modo le azioni commesse sono molto gravi, vanno dalle lesioni gravissime, alla violenza privata e alle omissioni di soccorso. Come associazione ci costituiremo parte civile, nel momento in cui verranno identificati e rinviati a giudizio gli aggressori, ritenendoci anche noi parte lesa, invitiamo chiunque abbia informazione sull´accaduto o su episodi simili a contattarci".

"Faremo chiarezza su quanto avvenuto. Domani incontreremo i responsabili della società che si occupa della security, ma chiederò anche di incontrare la persona che ha denunciato l´aggressione", ha detto Mauro Basso, portavoce della serata gay "Gorgeous". "E´ da quattro anni che siamo all´Alpheus e non ci sono mai stati problemi – ha spiegato Basso – Stamattina ci siamo sentiti con il presidente di Arcigay Roma e anche noi siamo stati stupiti. La security, che è gestita da una società, per conto dell´Alpheus, non ci aveva informati di nulla". "Per questo – ha continuato – ci sentiamo anche noi danneggiati. E´ nostro interesse fare chiarezza. Ovviamente alla vittima va la massima solidarietà".

"E´ un gravissimo atto di intolleranza ed inciviltà", ha sottolineato l´assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso. "Mi associo all´appello fatto dall´Arcigay di Roma – ha detto l´assessore – affinché al più presto venga fatta luce su questo grave episodio e che i responsabili del pestaggio siano al più presto assicurati alla giustizia. All´uomo aggredito – ha concluso la Belviso – va la mia più sincera solidarietà".

"Per reagire a questa insostenibile situazione – ha dichiarato l´assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D´Elia – occorre ribadire che una città sicura si crea solo a partire da un sostegno convinto e concreto alla cultura della convivenza. Esprimo piena solidarietà al cittadino aggredito e grande apprezzamento alla Gay Help Line gestita da Arcigay Roma quale valido strumento di lotta al pregiudizio nonché di concreta prevenzione. Le associazioni glbt svolgono il loro compito ma occorre che le istituzioni locali si impegnino di più per stare dalla parte delle vittime e diffondere soprattutto tra i giovanissimi cittadini un´educazione che tenga conto del valore di ogni differenza, sia essa culturale o di orientamento sessuale".


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