Arrivano le ronde rosa

  

Non vedevamo l’ora! Finalmente anche noi omosessuali potremo organizzarci in ronde per difenderci dalle aggressioni omofobe, denunciare datori di lavoro che discriminano, entrare nelle scuole e punire gli atti di bullismo, difendere le nostre sedi ed i nostri locali da scritte e gesti di intolleranza. Finalmente avremo i nostri giustizieri e potremo vivere più sereni in questo paese, grazie alla giustizia “fai da te”.

I nostri moltissimi stilisti si stanno già confrontando per individuare l’abito più adatto alla circostanza: con ogni probabilità una aderentissima pettorina rosa. Certo dovremo stare attenti a non incrociare sul nostro cammino le ronde nere o quelle verdi, se non altro per evitare inutili bisticci cromatici. Tuttavia finalmente, grazie al nostro governo, potremo sentirci veramente sicuri, liberi di essere noi stessi  e di vagare indisturbati per le nostre città.

Dopo l’introduzione delle tessere alimentari (oggi le chiamano social card) e l’istituzione delle ronde il governo dovrà fare di più: perché non salvare le banche chiamando la gente a donare l’oro alla patria o aiutare le famiglie povere istituendo un bonus (riservato ovviamente ai soli cittadini italiani) a tutti coloro che decideranno di chiamare il proprio figlio Piersilvio?

Sarebbe un ottimo modo, innovativo, per uscire da questa crisi mondiale. Perché l’importante non è risolvere davvero i problemi, ma nasconderli sotto grandissimi spot, illudere, confondere, distrarre l’opinione pubblica nella speranza che il tempo, grande medico, risolva tutto. Opera di irresponsabili venditori di fumo che nemmeno le ronde rosa, temo, riusciranno ad arrestare.

Luca Trentini
Direttivo di Orlando
Comitato provinciale Arcigay di Brescia


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