Komos, la voce (in coro) dei gay

  

Gli unici requisiti richiesti sono: non odiare né avere paura dei gay, non odiare né avere paura della musica, avere un po´ di tempo disponibile. Il tempo disponibile verrà concentrato nel lunedì sera, giorno in cui si svolgono le prove.

Se si è in possesso di tutti e tre i requisiti si può entrare a far parte di Komos-Coro Omofonico Bolognese, il primo coro italiano composto da voci maschili e gay. Ma anche gli eterosessuali sono i benvenuti. Ha sede al Cassero, e l´ha fondato un giovane musicista di Modena Paolo V. Montanari, venticinquenne diplomato in oboe, laureato al Dams. L´ha fatto, spiega, «per dare voce al movimento per i diritti civili della comunità Glbt»: una voce non appiattita sugli stereotipi, orgogliosamente intonata ed erudita.

Il repertorio di Komos, dal nome dei cortei nuziali danzanti e cantanti dell´antica Grecia, spazia infatti dalla musica vocale medievale al Novecento (e non si priva di incursioni nel pop).

Il coro ha sede a Bologna, le prove si svolgono al Cassero di via Don Minzoni e qui, domenica 15 marzo alle 21, Komos farà il suo debutto. Coraggiosamente: «Siamo un coro amatoriale, perciò non proporrò Komos ai teatri, ma alle rassegne di musica corale certamente sì», continua Montanari. Il rapporto con la comunità gay resta un canale privilegiato: «Noi siamo uno dei cori del movimento, e canteremo al Pride con il Rainbow Choir di Roma (misto) e Le Singles di Milano (femminile), ma vogliamo anche essere un coro che svolge attività concertistica a tutti gli effetti».

Komos sfida i più radicati pregiudizi, rovescia luoghi comuni musicali e si diverte: «Troppo spesso la vita della comunità omosessuale si riduce a discoteche e rivendicazioni politiche. Ci sono ancora troppe poche occasioni per un confronto culturale. Komos è anche un luogo di incontro per ragazzi intelligenti e divertenti. Al momento siamo circa 30 coristi, dai 20 ai 40 anni, che vivono a Bologna, Modena, Sassuolo, Finale Emilia, Faenza», rivendica Montanari, che studia canto con Tiziana Tramonti e Michael Aspinall, e vorrebbe fare il regista.

Il soprano Tramonti prenderà parte al concerto di domenica, al pianoforte siederà Mario Sollazzo. Il concerto si aprirà con un brano di anonimo inglese del XIII secolo, Sumer is icumen in, e proseguirà con musiche di Gastoldi, vissuto nella seconda metà del ?500, Monteverdi, Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847), Wagner (il Coro dei Pellegrini, a 4 voci, dal Tannhauser) e infine Francis Poulenc e Ned Rorem. Ascoltare per credere: l´ingresso è libero.

http://progettokomos.blogspot.com/

http://www.cassero.it/komos/


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