L’Avvenire senza rispetto

  

“Sono pretestuose e senza rispetto le critiche formulate dal supplemento cittadino Bologna Sette del quotidiano Avvenire, a proposito degli spot realizzati per i 60 anni della Costituzione e commissionati dalla Regione Emilia-Romagna a un gruppo di studenti di Scienze della Comunicazione.” – dichiara Flavio Romani, coordinatore Arcigay Emilia-Romagna.

“L’Avvenire si indispettisce per il fatto che in questi spot “famiglie e cattolici vengono oscurati dagli zerovirgola”, come se famiglie e cattolici già non imperversassero senza scampo 24 ore su 24 su tutti i media. E come se la famiglia non fosse l’argomento più di moda fra i politici che amano nominarla in continuazione per fare contenti i vescovi, tranne poi dimenticarsi di realizzare qualsiasi concreto aiuto che dia un reale sostegno alle moltissime famiglie in difficoltà.”

“Siamo inoltre certi che a far sobbalzare maggiormente l’Avvenire sia stato lo spot con protagonista una trans a un colloquio per la selezione di personale, sessanta secondi delicati e ironici, che toccano uno dei momenti più difficili della vita delle persone trans, ovvero trovare un lavoro. L’Avvenire, tronfio e supponente, classifica queste persone fra gli “zerovirgola”, ovvero una minoranza insignificante che non vale nemmeno la pena di ricordare. Eppure il Vangelo insegna che i dimenticati dovrebbero essere i primi ad essere accolti a braccia aperte.”

“Ci stupiamo della ottusità con cui la gerarchia cattolica si rivolge ai credenti dimenticandosi che il messaggio evangelico è rivolto proprio agli altri,agli ‘ultimi’.” – aggiunge Emiliano Zaino, presidente Arcigay Bologna Il Cassero – “Partendo dalla considerazione che le radici della nostra cultura sono cattoliche, si può facilemtne comprendere che gli esclusi non sono certo i cristiani cattolici e le famiglie i cui coniugi abbiano contratto il matrimonio religioso.”

“I padri della costituzione hanno scritto quel testo traguardando oltre gli anni in cui è stata concepita perchè potesse essere inclusiva, per rendere cittadini un numero sempre più ampio di persone. Si diano pace i bigotti, la nostra Costituzione non è quella di un paese teocratico come l’Iran, ma di un paese laico. I giovani universitari e chi ha selezionato quell’opera hanno invece compreso il senso vero e profondo del testo costituzionale a loro va il tutti il nostro incoraggiamento e la nostra solidarietà contro questo miope attacco.”


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