G.A.Y. – Good As You

  

La vita di una persona omosessuale in Italia spesso non è facile, il nostro paese è un’anomalia europea in tante cose. Ma da alcuni anni a questa parte, sui diritti civili GLBT in particolare (Gay Lesbiche, Bisex e Transessuali) c’è un vero e proprio osteggiamento da parte di alcune forze politico-religiose conservatrici che fanno una vera e propria opposizione attiva, magari perche si vedono sempre più circondati da un’Europa arcobaleno e temono che un cambiamento dello status quo sociale possa in qualche modo influenzare sul loro attuale potere, spesso con veri e propri attacchi gratuiti impediscono ogni forma di avanzamento e riconoscimento socio-legislativo che possa aiutare anche di poco lemancipazione di questa minoranza.

Il caso più recente è stata la questione dei DICO, promossa dal precedente governo prodi nel 2007 e che è stata fortemente osteggiata da queste forze montando delle vere e proprie campagne mediatiche atte a fomentare se non proprio coltivare un’omofobia generalizzata, spesso in modo sottile, (come menzogne su adozioni di bambini nella richiesta della legge per agire sulla sensibilità della popolazione) a volte in modo esplicito e prepotente (con manifestazioni quali il Family day, organizzata appositamente per mostrare una piazza con cittadini a cui spettano più diritti di altri, sulla base di credenze politiche e religiose).

Oggi questa contro-educazione mediatica si è spostata su immigrati e stranieri (nuovo caprio espiatorio per il bene comune), ma comunque ha lasciato dei segni forti, soprattutto in senso comune e di visibilità conquistati in anni di lavoro, lattuale crisi economica poi contribuisce a creare una minore attenzione per le minoranze sociali di qualsiasi tipo.

A tutto questo ho deciso di rispondere creando la mini-serie documentaristica G.A.Y. – Good As You, con lo scopo di mostrare chi sono veramente le persone che costituiscono questa comunità LGBT, le loro vite, i loro progetti, le difficoltà che devono affrontare quotidianamente in un’Italia che non ha perso occasione di reagire con ignoranza e superficialità unevento di evoluzione sociale che prima o poi ogni democrazia in maturazione si ritrova ad affrontare.

8° PUNTATA – i giovani e l’Arcigay

Arcigay è la più grande associazione LGBT italiana, nata oltre 25 anni fa ha conosciuto alti e bassi, e spesso si è scontrata con realtà più piccole locali. Oggi comunque continua a svolgere un lavoro importante e sta canalizzando su molti fronti un potenziale non indifferente.

Fabio Saccà, ne è un esempio, volontario da oltre 10 anni si è occupato della Rete Giovani Arcigay, un ambiente stimolante dove insieme a suoi coetanei è cresciuto nella consapevolezza e nel bisogno di dover agire in prima persona per migliorare il mondo in cui vive per se stesso e per gli altri. Ha inoltre partecipato a numerosi scambi internazionali con IGLYO, una rete europea di sensibilizzazione GLBT dove ha potuto conoscere realta extranazionali in europa e con le quali ha condiviso esperienze e progetti. Oggi Fabio ha maturato una grande esperienza personale, e continua a lavorare per Arcigay.

Qui ci spiega i principali fronti su cui la sua associazione sta muovendo ed investendo per innescare il cambiamento di una società sempre più inclusiva. Ci spiega come soprattutto, come sia importante creare in italia una rete solidale sociale rivalutando il termine lobby oggi spesso usata come dispregiativo per un sistema che invece può garantire a tutti una vita migliore, e combattere le ingiustizie.

GUARDA L’INTERVISTA A FABIO SACCA’

 

 


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