Napoli ripudia la violenza e l’odio

  

Venerdì 18 settembre 2009, a Napoli si terranno due iniziative a cui invitiamo tutti i cittadini napoletani a partecipare: il “presidio antifascista” a materdei (alle ore 11.00 – uscita metro Materdei) – e  la fiaccolata “contro l’omofobia” a Piazza dei Martiri (ore 21.00).

Entrambe le manifestazioni, non indette  ma condivise da Arcigay Napoli, hanno un filo conduttore comune: "dire no agli intolleranti". Diceva Karl Popper:"Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.".

Come esecutivo dell’associazione invitiamo i soci e le socie a partecipare ad entrambe le manifestazioni senza bandiere Arcigay,  volendo così dare anche un segnale di distensione all’associazionismo LGBTQ napoletano, troppo spesso lacerato da  inutili e deleteri conflitti, associazionismo che è parte importante di un movimento omosessuale napoletano molto più ampio e variegato.

La nostra partecipazione, insieme, auspichiamo, a tanti altri cittadini (senza distinzione di genere, razza, religione, orientamento sessuale)  vuole dare un messaggio chiaro: "Napoli  ripudia la violenza e l’odio, è tollerante, ma non tollera gli intolleranti".

Il disagio” sociale che vive Napoli, è dovuto a molteplici fattori, tra cui la crisi economica internazionale che certamente  ha finito per acuire i problemi storici  della città, collegati alla precarietà abitativa, lavorativa, alla povertà diffusa, può, detto disagio sociale, essere cavalcato e diventare terreno fertile per dare il via ad esperienze che velandosi dietro queste esigenze, si organizzano per diffondere veleni, quali l’odio verso tutto ciò che è percepito ed identificato come  “diverso”.

Le televisioni nazionali, sempre più “becero-leghiste”, unitamente  alla scellerata politica "contro lo straniero" perpetuato dal Governo Nazionale, hanno ingenerato in taluni il convincimento   che lo straniero ed "il differente" siano coloro che sottraggono: risorse, possibilità, politiche, alla maggioranza: bianca, italiana, eterosessuale, cattolica; al punto che se non si rientra in una di queste categorie sociali, non solo non si ha alcun diritto, ma oggi c’è il pericolo concreto di essere stigmatizzati come i nemici da emarginare e combatte con ogni mezzo. Con  evidenti e pericolose assonanze con quanto  già accaduto nella germania pre-nazista.

Come omosessuali non ci sentiamo ad essere etichettati come i nemici, rivendichiamo una  piena cittadinanza, pari diritti e  dignità per  tutti e tutte, senza distinzioni alcuna. Ad esempio non siamo contrari alla famiglia tradizionale, ma rivendichiamo l’esistenza di una pluralità di modelli di famiglia  e che a questi venga riconosciuta la pari legittimità e dignità, senza ledere o delegittimare i diritti, i credo e le aspettative altrui.

Nessuno volti la testa dall’altra parte, nessuna istituzione, partito, sindacato, associazione,  dica un giorno di non essere stati avvertiti del pericolo che Napoli corre e precisamente che da  "polveriera“si trasformi in teatro di violenze e conflitti sociali. Come associazione denunciamo l’emergenza sociale che vive Napoli, senza voler attribuire responsabilità, ma volendo condividere, invece, con le istituzioni, le associazioni, i partiti ed i movimenti,  le soluzioni possibili.

Salvatore Simioli
Presidente Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli


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