La chiesa alimenta la diffusione dell’AIDS

  

Ci vuole un grande coraggio ad affermare come ha fatto domenica 29 novembre 2009 Ratzinger all’Angelus, che la chiesa cattolica combatte l’Aids! Forse Raztinger si riferisce al fatto che esistono in Italia e nel mondo molte strutture cattoliche di assistenza, ma questo non significa combattere l’Aids.

La chiesa con la sua insistente e internazionale battaglia contro l’uso del preservativo è la più grande organizzazione che diffonde idee anti scientifiche, che contribuiscono a un’ignoranza che si concretizza nella diffusione del virus.

Adoperarsi affinché le persone malate in fase terminale possano esser accudite e non abbandonate a se stesse è sicuramente un fatto positivo, ma la chiesa cattolica deve interrogarsi sul fatto che quelle strutture non si svuoteranno mai, se non vincerà l’unica arma che può sconfiggere l’Aids: la prevenzione, attraverso l’uso corretto del preservativo.

Chi
rifiuta questa battaglia sostenuta da tutto il mondo scientifico, si rende consapevolmente colpevole di alimentare la diffusione dell’Aids.

Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay


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