Intervento di Luca de Zolt – portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi

  



Innanzitutto vi ringrazio per
l’invito,per la possibilità di avere ancora una volta un
confronto,un incontro con voi

La nostra associazione è
impegnata,come qualcuno di voi sa,nelle scuole superiori e con
Arcigay si sono fatte molte attività in questi anni e per questo
ringrazio sopratutto la rete giovani e Fabio Saccà per la
disponibilità e l’attenzione che c’è sempre stata data.

Un lavoro nelle scuole che, come
immaginerete o come avete forse letto dai giornali , è sempre più
difficile per la situazione che la scuola italiana vive e in
particolare la scuola superiore in questo momento con la riforma in
corso. Una scuola ridotta all’osso e anche un luogo dove più
difficilmente avviene la possibilità di confrontarsi,di crescere e
di costruire anche quelle forme di apprendimento della democrazia e
rispetto dell’altro che sono anche alla base della lotta contro il
bullismo e contro il bullismo omofobico che dentro il maremagnum del
bullismo è una questione a se e che abbiamo cercato di affrontare
con strumenti appropriati. Oltre a questo io credo che ci leghi,oltre
a questo impegno nelle scuole, anche la necessità di darci una
coordinazione e una prospettiva comune.

Credo che molte cose sull’analisi
generale sono state già dette,in particolar modo da Paolo Beni e da
altri venuti prima di me, è vero questo è un momento di crisi,ce lo
diciamo tante volte e qualche volta ci piangiamo un po’ addosso, non
ripeto tutto ciò che è stato detto però parto dalle pagine dei
giornali di questi giorni. Credo che sia divertente leggere ancora
una volta tutte queste intercettazioni che questa volta coinvolgono
un uomo rispettabilissimo almeno nell’ opinione pubblica come
Bertolaso. Credo che queste intercettazioni, questa polemica riveli
che nel nostro paese c’è un grandissimo problema legato alla
considerazione del sesso..una cosa che può venire come naturale
conclusione in un assise come questa può essere "ma se hanno così
tanti problemi in casa loro,non vedo perchè devono venire a rompere
a noi rispetto ai loro problemi sessuali " ma credo che questa sia
una prima considerazione che possiamo fare, ma dobbiamo andare un po’
più a fondo. Emergono secondo me due cose , una è che questa
questione del sesso,è una questione implicitamente legata al sistema
di potere,al sistema di gestione della cosa pubblica e dei rapporti
delle persone,delle istituzioni tra le persone stesse, e due
che,l’altro episodio di questi giorni della battuta che ha fatto
Berlusconi, c’è quello che piace a lui e quello che piace agli
altri, e credo che questo sia sempre riferito alla questione sessuale
e credo che questo ci porti ad individuare il problema più forte e
anche il problema forse su cui possiamo costruire anche e dare
rivita alle nostre reti che sono spossate,in difficoltà,in crisi.
Anche io ho letto molta autocritica nei vostri documenti,c’è anche
all’interno del movimento studentesco una forte autocritica,ma da
questo possiamo ripartire,dal fatto che le nostre reti esistono e
possono costruire una narrazione alternativa alla narrazione che
viene fatta dal Premier e dalle sue televisioni,non è solo un
problema di informazione,non è un problema solo di chi sono le
televisioni,certo,la base è quella, ma è un problema di quello che
viene raccontato e di quello che passa. L’ apertura del nostro
congresso che sarà il 6 e 7 Marzo, la nostra riflessione si basa su
questo che chi va a scuola adesso è nato più o meno nel ’94 e ha
visto solo Berlusconi e il suo modo di raccontarci la realtà.

Noi abbiamo bisogno di raccontare
un’altra realtà e non è la solita retorica su costruire un Italia
diversa,mi perdoni il PD e mi perdoni chi in questa sala è del Pd,è
costruire una narrazione diversa perchè costruire un altro modo di
dire e fare le cose,può riuscire a far sentire le persone anche meno
sole,isolate, a creare nuovi punti di riferimento, noi abbiamo
intenzione di attivare le nostre reti su questo,costruire un’altra
versione dei fatti,credo che possa essere il primo punto sul quale
possiamo lavorare insieme a partire da domani

Noi vi facciamo l’in bocca al lupo per
il vostro Congresso sperando di avere al nostro fianco dalla
settimana prossima,ancora una volta Arcigay e che insieme a noi possa
condurre queste battaglie e un grosso in bocca al lupo al prossimo
gruppo dirigente

Grazie


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