La Russa apre ai gay nell’esercito

  

"Si vede che il ministro La Russa si è confrontato con i suoi omologhi
europei
. Da anni infatti negli altri paesi gli omosessuali possono entrare nelle forze armate senza alcun problema" – Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, commenta con soddisfazione le parole del Ministro della Difesa sui gay e le lesbiche in uniforme.

"All’estero – spiega Mancuso – hanno addirittura anche associazioni di categoria, che sfilano ai Pride, a Berlino, a Londra, a Washington".

”In Italia, sono anni che gli omosessuali possono appartenere alla polizia di Stato – aggiunge – il problema semmai sono poi i pregiudizi, che dovranno col tempo cadere".

Quello di La Russa è quindi per Mancuso ”un intervento molto importante e nella logica del far sì che gli omosessuali non siano discriminati in nessun luogo di lavoro, comprese le forze armate. D’altronde, che gli omosessuali siano presenti nelle forze armate si sa dalla notte dei tempi: addirittura si sono resi eroi in molte gesta, è noto nella letteratura classica di tutto il mondo" – conclude.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLA DIFESA LA RUSSA

Nessuna incompatibilità tra gay e forze armate, nessuna preclusione. Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa a Istanbul.’Soprattutto ora – dice il ministro – che c’è un servizio militare volontario. Se qualche problema poteva essere sollevato in passato, quando la leva era obbligatoria, adesso questo argomento non può neanche essere posto, ammesso che mai abbia trovato ascolto’. E aggiunge: mai ricevute ”segnalazioni da parte di gay in uniforme su discriminazioni’.


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