Arcigay Roma, preservativi di protesta

  

La farmacia ‘cattolica’ non vende i preservativi, Arcigay li distribuisce in strada.

Sabato 17 aprile 2010, dalle 11, davanti alla farmacia dell’Isola Tiberina, è andata in scena l’iniziativa organizzata da Arcigay Roma, Arcilesbica Roma, Nps (Network italiano persone sieropositive) e Fondazione Massimo Consoli, per "richiamare l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni su un tema importante come quello della tutela della salute e della prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale".

"Abbiamo appreso con stupore – afferma il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo – del rifiuto, da parte dei gestori della farmacia di vendere profilattici motivando questa scelta per ragioni etico-religiose. Sappiamo tutti come questa sia una scelta scellerata e indecente: i profilattici, oltre essere un metodo anticoncezionale, rappresentano il principale mezzo di difesa dalle malattie sessualmente trasmissibili sempre più in aumento nella popolazione. Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare la nostra comunità".

"Abbiamo inoltre chiesto – aggiunge Marrazzo- un incontro con il presidente dell’ordine dei farmacisti romani, per sapere se ci sono altre strutture che oppongono rifiuti di questo tipo e come porre fine a questa situazione".

"Sempre nella giornata di sabato 17 aprile, a partire dalle ore 22 alla Gay Street di via di San Giovanni in Laterano – prosegue la nota – i consulenti medici di Gay help line 800.713.713 risponderanno alle domande, distribuiranno materiale informativo e descriveranno i servizi offerti quotidianamente per la prevenzione dalle malattie a trasmissione sessuale e per il benessere delle persone lgbt. Gay health point, questo il nome dell’iniziativa, è uno sportello informativo con la possibilità di interagire direttamente con personale medico specializzato in un luogo informale".


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