La fortuna di Giacomo

  

Arcigay, durante la riunione del Consiglio nazionale del 28 marzo scorso, ha scelto il nuovo Responsabile della Rete Giovani, che va a seguire l’esperienza quinquennale di Fabio Saccà: si chiama Giacomo Guccinelli e fa parte di Arcigay Pisa.

Da Gay.TV

Descrivi in poche righe chi sei, cosa fai nella vita, quali sono le tue maggiori passioni.

Ciao a tutte e a tutti, mi chiamo Giacomo, ho 26 anni, sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Pisa, città in cui vivo da sei anni e dove sto concludendo la laurea magistrale. Sono volontario presso Arcigay Pisa dove, tra le altre cose, aiuto il lavoro di moderazione del Gruppo Giovani; da alcuni anni mi occupo di sindacalismo studentesco e, al momento, lavoro nel Comitato Pari Opportunità universitario.

Ho studiato a Firenze da cartoonist e nella vita faccio il grafico. Le mie maggiori passioni? Sicuramente i film d’animazione, specialmente il cortometraggio animato d’autore, la militanza politica da attivista, ogni tipo di musica, Handel e Giuni Russo.

Quanto è importante la tua identità sessuale nella tua esperienza di relazione e di attivista?

Per me l’essere gay si è rivelata una grande fortuna. Scoprire serenamente questa componente, che è una delle tante che concorrono alla formazione della mia identità, ha in parte modificato e arricchito il modo di relazionarmi con gli altri e di conoscere me stesso, rendendomi più aperto e disponibile al confronto con ogni tipo di differenza; il poter parlare liberamente e con serenità del mio universo affettivo mi permette di vivere rapporti molto rilassati con chi mi circonda; questo ovviamente ha un valore anche politico: c’è tanto bisogno di parlare con consapevolezza di queste tematiche, quando la maggior parte dei media contribuisce a diffondere disinformazione rafforzando stereotipi e pregiudizi.

Sei originario di Sarzana (in provincia di La Spezia), una delle tante cittadine di provincia che anche nel nord Italia rendono difficile per le persone lgbt trovare contatti e amicizie… vuoi raccontarci la tua esperienza di adolescente.

Sarzana è una bella cittadina, calma, tranquilla, ma come tanti piccoli centri, belli, calmi e tranquilli è anche comprensibilmente poco abituata e restìa al confronto con le persone lgbt. Questo, purtroppo, costringe molti, anche tra i miei coetanei, a non accettarsi pienamente e ad esprimere la propria identità in modi spesso clandestini; nonostante ciò, devo dire di essere stato molto fortunato: ho vissuto in una famiglia aperta, in ambienti culturalmente molto vivaci.

Al mio coming out, fatto in tutta tranquillità, non ero in alcun modo al corrente delle dinamiche che portano i giovani lgbt il più delle volte a rimanere nascosti, proprio per il clima di libertà e di profondo rispetto che ho sempre respirato in famiglia e fra gli amici. Di me lo sanno tutti: mia madre e mio padre, che, tra le altre cose, l’anno scorso hanno condiviso con me la bellissima esperienza del Genova Pride, la nonna, il nonno, zii, amici, cugini, insomma, un po’ tutti! La mia speranza è che in futuro siano in molti i giovani che possano dirlo banalmente a chiunque trovandosi a chiacchierare del più e del meno.

Invece a Pisa, città storicamente importante per l’associazionismo lgbt e per Arcigay, hai trovato una tua dimensione affermativa?

Diciamo che Pisa è una realtà privilegiata: città universitaria multiculturale piena di studenti fuori sede, lontani dalle proprie realtà d’origine spesso opprimenti, proprio per questo agevolati in una più libera espressione delle propria identità.

A Pisa Arcigay è una realtà molto ben strutturata, di consolidata e pluriennale esperienza, che spesso sul territorio dà vita ad eventi e iniziative per la promozione dei diritti e la visibilità delle persone. In questo contesto, pur considerando le evidenti difficoltà che ancora oggi rendono non facile la piena inclusione delle differenze, ho trovato un ambiente molto favorevole per il mio impegno di attivista per i diritti di gay, lesbiche e transgender. L’associazione mi ha saputo dare gli strumenti per capire e per parlare con facilità e consapevolezza di identità e cultura omosessuale.

Sei appassionato di cartoni animati e nella vita fai il grafico: quanto è importante trovare nuovi linguaggi per coinvolgere le giovani generazioni?

Sì, sono un cultore del cartone animato in ogni sua declinazione e quella di grafico è la mia principale attività lavorativa. Sicuramente esplorare nuove vie di comunicazione, che coinvolgano anche usi avanguardistici del mezzo visivo potrebbe essere uno dei nuovi linguaggi utili a coinvolgere le generazioni più giovani. Se si vuole parlare a tutti è necessario partire dal continuo aggiornamento delle modalità di comunicazione e stare sempre al passo coi tempi!

La Rete Giovani di Arcigay spesso organizza riunione via Skype. È possibile superare la barriera fisica per costruire relazioni o è ancora necessario guardarsi negli occhi e parlare di persona?

Tra le Reti di mainstreaming di Arcigay la Rete Giovani è stata la prima ad utilizzare la Skype conference. Perché la comunicazione tra i Gruppi Giovani sia costante, è necessario superare il mezzo fisico: sarebbe impossibile infatti garantire una frequenza bisettimanale di incontri faccia a faccia della Rete. Questo ovviamente non toglie l’importanza degli incontri di persona, che non manchiamo di organizzare con ottimi risultati.

Quanti e quali gruppi giovani raccoglie la Rete Giovani Arcigay e quali attività propongono attualmente?

La realtà dei Gruppi Giovani di Arcigay è molto variegata come del resto le realtà dei relativi Comitati. Ogni territorio ha proprie peculiarità. Il Gruppo Giovani solitamente si configura come spazio di prossimità alternativo ai consueti luoghi di socializzazione e aggregazione dei giovani lgbt. È uno spazio in cui si affrontano tematiche legate alla promozione della cultura, dell’identità e dei diritti lgbt, in cui cerchiamo di fornire ai giovani, spesso con ottimi feedback, gli strumenti più idonei perché possano manifestare con più facilità la propria identità nel quotidiano con serenità e consapevolezza.

Quali possibilità in più trova un Gruppo Giovani di un comitato nel mettersi in rete con altre realtà, anche molto diverse nel territorio?

Come dicevo, ogni realtà ha proprie specificità, la messa in rete di esperienze facilità l’elaborazione e lo scambio di buone prassi. Molto banalmente questo è il modo più semplice e funzionale perché il lavoro di ogni Gruppo potenzialmente sia di beneficio e possa avere una ricaduta positiva sul maggior numero di territori.

Quali sono le priorità individuate dalla Rete Giovani dopo il Congresso nazionale di Perugia e quali appuntamenti internazionali attendete?

Proseguiremo nelle attività di supporto all’espressione dei Gruppi Giovani attraverso momenti di aggregazione, formazione e attivazione della Rete e dei volontari. Questo con frequenti riunioni che facilitino lo scambio di esperienze.

Il nostro impegno sarà inoltre rivolto alla promozione di progetti sulle politiche giovanili: continueremo ad impegnarci nel Forum Nazionale dei Giovani, nel rapporto di collaborazione con i principali sindacati studenteschi e con le istituzioni, con le reti lgbtq internazionali, come Iglyo, realtà che offre preziosi momenti di contatto con l’associazionismo lgbtq internazionale. Ovviamente non mancheremo di contribuire attivamente agli appuntamenti che vedono coinvolta tutta l’associazione: dall’organizzazione del carro della Rete al prossimo Pride, alle giornate mondiali contro l’omofobia, la lotta all’HIV/AIDS e il Trangender Day of Rememberance.

Su questo portale, Gay.TV, la stragrande maggioranza degli utenti sono giovanissimi, che non hanno mai contattato Arcigay. Cosa vorresti dire loro?

Probabilmente tutti voi conoscerete Arcigay, almeno per nome. Se cercate un posto alternativo dove possiate esprimere con serenità la vostra identità nelle sue più differenti declinazioni e contemporaneamente dare forza al vostro slancio nel costruire una società più accogliente, inclusiva e più attenta al rispetto delle persone e dei loro diritti, allora il comitato Arcigay più vicino è lo spazio che fa per voi – www.arcigay.it/local.

Per me è stata ed è tuttora un’esperienza davvero ottima! È anche grazie agli strumenti che Arcigay mi ha saputo fornire se oggi posso essere orgoglioso di manifestare pienamente e senza paura la mia identità.  

Rete Giovani on web
https://www.arcigay.it/giovani

Contatto
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