Trentino, lettera sull’omofobia

  

Lettera sull’omofobia
di Arcigay Trentino

Oltre al gravissimo atto di aggressione fisica e verbale nei confronti della comunità lgbt pavese, avvenuto il 13 aprile scorso, nei confronti del vice-presidente e di un socio fondatore, ecco un altro episodio di violenza omofoba anche in Trentino, in quel di Canazei, riportato il 16 aprile 2010.

Il pestaggio a base di pugni e calci, e l’agghiacciante tentativo di seviziare la vittima, un cuoco inglese al lavoro per la stagione turistica, è una conseguenza di una pseudo-cultura identitaria chiusa in se stessa e revanchista, e della logica violenta e dell’odio del "branco" machista, un gruppo di almeno sei, purtroppo, giovani.

L’episodio è un segnale preoccupante circa la violenza omofoba anche in Trentino.

Ricordiamo altri episodi di violenza omofoba avvenuti negli anni scorsi.
Denunciamo questi atti come criminosi e intollerabili, rivendicando pari dignità e diritti per tutti i cittadini a prescindere dall’orientamento sessuale e ricordando che l’omofobia è una stortura etica e mentale, un relitto del passato: il futuro appartiene all’uguaglianza per tutti i cittadini, e al reciproco rispetto e riconoscimento.

Purtroppo in Italia non esistono leggi che prevedano un’aggravante nel caso di aggressioni motivate da odio nei confronti di omosessuali o trans, e nemmeno esistono statistiche ufficiali riguardo l’occorrenza delle discriminazioni o delle aggressioni omofobe.

Ricordiamo che la scarsità delle tutele giuridiche, e la paura di ritorsioni, spinge la maggior parte di coloro che subiscono aggressioni o discriminazioni motivate dall’omofobia a non sporgere denuncia.

Per questo riteniamo urgente l’istituzione di uno sportello antidiscriminazioni in Trentino, come è stato sollecitato anche nella mozione contro l’omofobia presentata da alcuni consiglieri di Trento un paio di mesi fa.
Di fronte a tale barbarie, chiamamo i/le cittadini/e trentini/e a rivendicare e ribadire quella cultura del rispetto e della difesa dell’uguaglianza e delle diversità che da sempre li caratterizzano.

Stefano Cò, presidente Arcigay Trentino


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