Marco Giusta e Darianna Tedesco alla guida di Arcigay Torino

  

Si è svolto domenica 10 Aprile – in una sala gremitissima di soci, ospiti, amici e semplici curiosi – il IV Congresso Ordinario di Arcigay Torino “Ottavio Mai” che ha consacrato Marco Alessandro Giusta presidente e Darianna Roberta Tedesco sua Vicepresidentessa. Un’elezione all’insegna della continuità dell’opera di questi anni con la riconferma nel Direttivo di Massimo Battaglio, Valerio Brescia, Giorgio Ghibaudo ed Andrea Ariotti, a quali si uniscono orgogliosamente Giovanni Fogliato, Daniele Sandri e Valentina Zambon.

Numerosissimi gli ospiti, accolti da un fuori programma, con le bandiere e l’Inno Nazionale cantato a squarciagola dalla platea per ricordarci che siamo tutti orgogliosamente italiani e per domandarci quindi “150 anni d’Italia, e i nostri Diritti?“

Confermato l’affetto per il Comitato Torinese dal mondo delle istituzioni, con i saluti di Marta Levi – Ass. Pari Opportunità di Torino, Mercedes Bresso – Pres. Comitato Europeo delle Regioni e la piacevolissima sorpresa del candidato Sindaco del centrosinistra Piero Fassino, che ha confermato la sua storia di vicinanza concreta al tema dei Diritti ribadendo e confermando la linea aperta e progressista del suo predecessore Sergio Chiamparino. Graditissima la presenza del Direttore del Festival del Cinema LGBT torinese Giovanni Minerba, al cui scomparso compagno e co-fondatore del Festival, Ottavio Mai, il comitato torinese è stato dedicato fin dalla sua nascita. Grande risalto anche alle reti con l’associazionismo non-LGBT e con il sindacato, con gli interventi di Donata Canta – CGIL, Carla Quaglino – Casa delle Donne, Tullio Monti – Consulta Laica Torinese, Filippo Vincenzino – Arci Torino e uno tra i fondatori del TYC (il Torino Youth Centre, casa anche di Arcigay) Michele Covolan. Ovviamente amplissimo spazio per l’associazionismo più contiguo ad Arcigay, con il saluto del Torino Pride, portato da Marco Giusta che siede nel Direttivo del suddetto Coordinamento, Maurizio Nicolazzo per il Circolo Maurice GLBT, Federica Rampa per La Jungla. E poi ancora i saluti della Segreteria nazionale Arcigay con Dimitri Lioi e il saluto fraterno del Comitato Arcigay cuneese con il suo Presidente Emanuele Sigismondi. Conclusa la fase dei saluti con l’intervento di Valerio Brescia, resp. Salute di Arcigay Torino, che ha ringraziato i tantissimi enti e servizi sanitari ed assistenziali che hanno collaborato con il Comitato rendendo possibile la realizzazione di importantissimi progetti, quali “Sesso, Rischi e Sicurezza”

Bilancio più che positivo quello del triennio che con questo Congresso si conclude. E’ raccontato dal Presidente uscente Giovanni Caponetto, salutato con affetto e commozione da tutta la platea e dalla nuova dirigenza torinese anche con un bellissimo videoclip ripercorre i momenti più belli ed emozionanti di un pezzo importante di percorso che si fa da parte per lasciar spazio al nuovo, in un’autentica ottica innovatrice necessaria a rispondere adeguatamente alle sfide del presente.

Ricchissimo e dettagliato il Programma triennale “sintetizzato” nelle 32 pagine del Documento Unico Programmatico, frutto di un lavoro durato mesi tra i gruppi tematici ed illustrato sapientemente da Massimo Battaglio durante il Dibattito.

Approvato il documento ed approvati anche i 5 Ordini del Giorno sui temi di più stringente attualità: la condanna per la revoca del patrocinio della Regione Piemonte al Festival del Cinema LGBT, la stigmatizzazione e l’ipotesi di strategie concrete per denunciare le pubblicazioni pseudoscientifiche che speculano sulla vita di tanti gay e lesbiche, per poi passare ad un rinnovato rapporto con l’ARCI, ad un forte raccomandazione all’unità di valori e di intenti di Arcigay tutta per finire chiedendo un percorso che porti verso una nuova sede: una grande casa comune dell’associazionismo LGBT torinese, che aggiunga e non sottragga nulla alla positiva esperienza di questi anni con l’associazionismo giovanile nel Torino Youth Centre.

Il Congresso – durato più di 4 ore, ed illuminato dai flash dei fotografi e dalle telecamere TV – è stato un autentico trionfo democratico segnale inequivocabile dell’importanza di Arcigay Torino nel panorama torinese e non soltanto, e della riconoscenza per il lavoro svolto in questi anni da tutti gli interlocutori coinvolti. Buon Lavoro Arcigay Torino!


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