Patente sospesa. Arcigay, bene ma più coraggio

  

ROMA, 10 APR – Una sentenza che ha un aspetto fortemente positivo, anche se si sarebbe potuto “avere piu’ coraggio”: cosi’ il presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patane’, commenta all’ANSA la conferma in appello della condanna per i Ministeri della difesa e dei trasporti, in relazione alla vicenda della sospensione della patente per un giovane omosessuale siciliano.
“Va preso l’aspetto positivo di questa conferma – dice Patane’ – evidentemente ancora una volta dai tribunali arriva un riconoscimento di diritti e tutele rispetto al quale il legislatore e’ ancora assente. Quando in una democrazia la politica perde di efficienza e i tribunali sono costretti a garantire agli individui quello che la politica non garantisce, siamo di fronte a un problema”.
Sul caso specifico, secondo Patane’ “e’ chiaro che la conferma da parte del tribunale e’ un dato positivo, che garantisce una persona che aveva subito una clamorosa ingiustizia rispetto al danno vissuto per un periodo della sua esistenza”. “Forse – aggiunge – valeva la pena di avere coraggio fino in fondo e confermare anche l’entita’ del risarcimento, anche perche’ si tratta di una vicenda esemplare. Forse, al di la’ della questione strettamente economica, la natura della vicenda richiederebbe di evidenziare la gravita’ dell’accaduto con una sanzione alta anche dal punto di vista economico”.
“La vicenda infine – conclude – conferma un trend: sempre piu’ i tribunali in Italia sono segnalatori di una scarsa rappresentazione normativa dei mutamenti sociali. La societa’ cambia, ma questo non si traduce in leggi e tutele e regole, a causa di uno scollamento della politica dalla societa’”. (ANSA).


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