Violenza omofoba e di genere, due iniziative ad Agrigento

  

Giornate dedicate alla sensibilizzazione sul tema della violenza omofoba e di genere ad Agrigento tra ieri e oggi. Si è iniziato domenica pomeriggio, nei locali del centro culturale “Pasolini” con l’incontro organizzato dal circolo agrigentino di Arcigay sul tema “Omofobia: violenza e pregiudizio”. Ospite, tra gli altri, il deputato Pd Paola Concia, impegnata poi stamattina, all’ex collegio dei Filippini nel corso di un incontro promosso dal Comune e dall’assessore Rosalda Passarello sul tema della violenza di genere.

Il parlamentare, che ha bollato come “battute da vecchio zozzone” l’ennesima boutade del premier sull’omosessualità (“se in ognuno di noi vi è una parte omosessuale la mia è lesbica”) nel corso del suo intervento si è rivolta alla platea rivendicando diritti per il mondo omosessuale.

“La mancanza di diritti per chi è diverso è un problema di tutti – ha detto Concia -. Per quanto riguarda poi i diritti degli omosessuali e dei transessuali è tutto ancora da costruire”.

Nel corso dell’incontro si sono susseguite le testimonianze di omosessuali e transessuali, che hanno raccontato la loro vita, spesso segnata da violenze e maltrattamenti dovuti unicamente alla loro natura sessuale.

Violenze di genere al centro anche del convegno di questa mattina presso i locali dell’ex Collegio dei Filippini, alla presenza degli studenti delle scuole superiori, con il fine di educare i giovani al valore del rispetto dell’altro e spiegare alle donne quali garanzie prevede la legge. Questo nella consapevolezza che spesso la donna accetta quasi come “normali” le percosse e le violenze da parte del proprio compagno, quando non è succube ad esso.

“Le donne – spiega Concia – sono diventate più libere, più autonome e più autorevoli. Adesso però devono cambiare gli uomini, che devono avere la capacità di stare con donne libere. Purtroppo – prosegue – i fenomeni di violenza sulle donne sono quasi sempre in famiglia e generati da un rifiuto alle richieste degli uomini. Mi auguro che cambino i rapporti tra uomini e donne perché una società migliore è quella in cui vi sono uomini e donne libere”.

Presenti all’incontro, oltre all’essessore alla Salute Passarello, il presidente del Consorzio della Legalità Brandara, anche il presidente del centro antiviolenza “Telefono aiuto”, che da anni si occupa di offrire aiuto e consulenza alle donne vittime di abusi.

“Vogliamo rompere il silenzio – ha detto – in quelle case in cui non c’è protezione e non c’è amore, o meglio, c’è un amore che viene scambiato come tale ma che è solo violenza”.


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