«I diritti degli omosex e il “grazie” al vescovo»

  

«LE PAROLE del vescovo Simone Giusti, nell’incontro con la delegazione di dirigenti dell’Arcigay cittadina, guidata dal presidente Calogero Cavataio dice Marco Tinti, della commissione diritti civbili del Pd scrivono una bella pagina della vita politica livornese, poichè il dialogo tra culture così diverse, credenti o non credenti, rappresenta il segno che i tempi sono maturi per sviluppare un percorso comune tra Chiesa e mondo omosex, che guardi alla realizzazione del bene comune. I cattolici, infatti, senza tradire i valori appartenenti alla loro tradizione, sentono il bisogno e il dovere di affrontare questioni così delicate come quelle legate ai diritti Lgbt. Ma tutelare i diritti omosessuali e aprire un dialogo su questi temi significa anche non ignorare il fatto che in Italia, oltre alla famiglia tradizionale, esistono numerose libere convivenze». «LA CHIESA ne è consapevole aggiunge Tinti e, nonostante attribuisca un plusvalore alla famiglia fondata sul matrimonio, apre al confronto costruttivo, come ha ben fatto il vescovo Giusti, riconoscendo un dato importante: di essere sempre dalla parte dell’amore. E’ auspicabile che su una materia si crei in sede legislativa una larga maggioranza. Chiesa, istituzioni e partiti hanno il dovere, nel rispetto delle diverse tradizioni, di essere pragmatici, di cercare una mediazione senza tradire i diritti della comunità omosessuale».


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