Omofobia e transfobia nel mondo

  

In Iran, Mauritania, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Arabia Saudita e Nigeria, l’omosessualità è ancora punita con la pena di morte. In Africa del Nord è reato ovunque, tranne in Egitto dove comunque viene punita tramite leggi sulla morale. È reato in Gambia, Guinea, Ghana, Liberia, Mauritania, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo, Angola, Camerun, Botswana, Lesotho, Namibia, Swaziland. In Africa Orientale è reato ovunque, tranne in Madagascar e in Ruanda. In Medio Oriente l’omosessualità è reato ovunque (tranne in Israele), nei Territori palestinesi (quella maschile è reato a Gaza) e in Iraq dove, nonostante la situazione legislativa non sia chiara, innumerevoli sono le esecuzioni sommarie a danno degli omosessuali… In Asia l’omosessualità è reato in Turkmenistan, Uzbekistan, nel Brunei, Malesia, Myanmar e Singapore. L’India ha finalmente abolito l’ergastolo per gli omosessuali. Nel continente americano l’omosessualità è reato in Belize, Antigua, Barbados, Grenada, Giamaica, Trinidad e Tobago e in Guyana. In Oceania è reato in Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, nelle isole Figi, a Nauru, Kiribati, Tonga, Kivalu e nelle Isole Cook. Unico continente ad aver depenalizzato l’omosessualità in ogni suo Stato è l’Europa. Anche lo Stato Vaticano, nonostante le ben note posizioni in materia, non la considera un reato e questo ci fa capire che, anche in assenza di leggi esplicitamente contro lesbiche e gay, l’omofobia può essere comunque un fenomeno pericoloso e difficile da sradicare. Come accade, ad esempio, in grandi Paesi come la Russia o la Cina… ma anche in Italia che, fra i Paesi sviluppati, è uno dei più arretrati in materia di diritti delle persone omosessuali. (dal volantino della campagna nazionale contro l’omofobia 2011 di Arcigay)


  •