Perugia. Una sola linea: contrasto alla droga

  

di MICHELE NUCCI
PERUGIA «NON C’È SCHIZOFRENIA nella politica del Comune rispetto al contrasto alla droga. Non ci sono due linee diverse, tanto meno divergenti. L’unica politica possibile, la sola che stiamo percorrendo, è combattere il narcotraffico con lo smantellamento delle organizzazioni criminali e la repressione dei reati e degli spacciatori, lavorando nello stesso tempo sulla riduzione della domanda. Soprattutto quest’ultimo aspetto ci sta a cuore, considerando che gli altri dipendono dalle forze di polizia». Il sindaco non ci sta. Respinge l’accusa mossa al Comune di «sponsorizzare» uno spettacolo che esalta l’uso della droga. Ma ammette che mettere il Grifo di Palazzo dei Priori a fianco del simbolo della marijuana è stato un errore, uno scivolone che non dovrà ripetersi. «Sono d’accordo dice Wladimiro Boccali sul fatto che il simbolo di una piantina di marijuana su una locandina con a fianco il Grifo non va affatto bene». Insomma l’assessore alle Pari opportunità, Lorena Pesaresi, viene redarguita dal primo cittadino. E di sicuro prima di avventurarsi in simili iniziative da oggi in poi ci penserà bene. Il suo assessorato, infatti, ha dato il patrocinio (che non significa fondi ma solo un sostegno politico o morale se si vuole) alla rassegna teatrale «Identità proibite» (che si è chiusa ieri) organizzata dall’associazione Arcigay-lesbica Omphalos e da quella radicale antiproibizionista. E sui manifesti c’era in bella evidenza il Grifo del Comune accanto a quello della foglia di marijuana. «Non conosco la piece teatrale che parla di antiproibizionismo aggiunge il sindaco , ma prendo atto che l’autrice sostiene che non si tratta di uno spettacolo che incita al consumo di erba.


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