A Roma è il giorno dell’Europride

  

A Roma è il giorno dell’Europride, l’evento internazionale dell’orgoglio Glbt (lesbian, gay, bisexual, transgender), organizzato ogni anno in una città europea diversa. La prima iniziativa è stata nel 2006 a Londra, poi è stata la volta di Madrid, Stoccolma, Zurigo, Varsavia, mentre i prossimi Europride sono previsti a Londra (2012) e Marsiglia (2013). Per quest’anno la scelta dall’European Pride Organisers Association (Epoa), il network europeo delle comunità omosessuali, è caduta sulla capitale italiana, l’attesissima novità della partecipazione di Lady Gaga,che con il suo appeal mondiale trasformerà il pride da occasione di trasgressione ad evento glamour di serie A.

Oggi la giornata clou, con la sfilata per le strade della città, la ‘Big Parade’ che alle 17 parte da Piazza dei Cinquecento e si snoderà lungo il centro di Roma, da via Cavour all’Esquilino dai Fori Imperiali al Colosseo. Più di novanta i pullman organizzati da Arcigay in arrivo nella capitale, circa 40 i carri iscritti alla parata, oltre mezzo milione i partecipanti previsti: un lungo serpentone che tra colori e musica a tutto volume raggiungerà intorno alle 20 il Circo Massimo. Sul palco, dopo alcuni interventi degli organizzatori, salirà, intorno alle 21, Lady Gaga.

Giunta questa notte all’aereoporto romano di Fiumicino a Roma all’aereoporto, la cantante super scortata e protetta, ha schivato fotografi e giornalisti ma non ha scampato l’applauso di un gruppetto di fans che – nonostante l’orario in piena notte- la stavano attendendo dalla serata sul marciapiede del gate arrivi internazionali. Dove era attesa da un suv privato a noleggio che l’ha rapidamente condotta in città.

Data la stravaganza del personaggio, il programma è passibile di stravolgimenti dell’ultimo minuto, ma secondo gli accordi con il comitato promotore di Europride Roma l’artista americana non terrà un concerto: potrebbe esibirsi con l’ultimo singolo Born This Way, ma più che altro Lady Gaga terrà un discorso in difesa dei diritti degli omosessuali, con attesi precisi riferimenti alla situazione italiana. Previsto un intervento di trenta minuti, “a titolo completamente gratuito”, hanno precisato gli organizzatori.

Una partecipazione che comunque non ha mancato di sollevare polemiche, anche politiche, da parte di chi teme offese e provocazioni rivolte al Papa e alle religione in generale. Nessuna certezza, dunque, sul suo show, se non l’esecuzione di ‘Born this way’, diventata una sorta di inno per le diversità.


  •