Europride, Polverini: passerò dalla parata

  

L’Arcigay accoglie positivamente l’apertura della presidente della Regione. Nieri (Sel) attacca: scelta schizofrenica perché non tutela i diritti degli omosessuali

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, fa sapere che passerà dall’Europride. Dice: “Partecipare a tutta la parata mi sembra eccessivo, però se gli organizzatori come hanno detto ieri sono contenti di un mio passaggio, allora lo faccio volentieri”. Un gesto accolto positivamente da Marina Zela di Arcigay Roma: “La decisione del presidente Polverini di partecipare domani all’Europride è un importante segnale di attenzione istituzionale e politica che accogliamo con soddisfazione. In questi anni Roma e il Lazio- aggiunge – sono diventati un laboratorio politico bipartisan sul tema della lotta all’omofobia: è fondamentale farlo continuare a farlo crescere con il confronto costante e con servizi e tutele per lesbiche, gay e trans e per le coppie omosessuali”.

“Al di là delle precisazioni e dei distinguo della presidente della Regione Lazio, e al di là della comprensibilissima volontà degli organizzatori dell’Europride di avere al proprio fianco le istituzioni, ritengo incomprensibile la posizione di Renata Polverini, che ha deciso di partecipare al Pride di domani senza però condividere le ragioni che stanno alla base di una manifestazione di questo tipo”. E’ quanto dichiara Luigi Nieri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio. “Partecipare all’Europride e dichiararsi allo stesso tempo contrari ai diritti delle persone omosessuali, è un atto di schizofrenia politica – aggiunge Nieri – La Polverini non può limitarsi a dichiarare che è contro le discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali, deve comportarsi di conseguenza. L’omofobia si contrasta attraverso la concessione di diritti, è così che si cambia la percezione culturale delle persone”. Aggiunge quindi Nieri: “Saremmo ben contenti se la Polverini sciogliesse questa ambiguità e promuovesse iniziative istituzionali di contrasto all’omofobia e per i diritti della comunità Glbt. Giace da un anno in Consiglio regionale la nostra proposta di legge per il riconoscimento di importanti diritti per le coppie di fatto e per il contrasto dell’omofobia. Potrebbe essere la base di partenza – insiste – per un confronto aperto e sereno su un tema di grande importanza. Porterò con me il testo della proposta di legge al corteo, cui parteciperò, come sempre, al fianco delle centinaia di migliaia di cittadini che chiedono che l’Italia si metta al passo con l’Europa, promulgando finalmente una legge contro le discriminazioni e per i diritti delle persone omosessuali. Spero che la presidente Polverini voglia a questo punto aiutarci a portare in Aula, nel più breve tempo possibile, la nostra proposta di legge. Questo sì che sarebbe un segnale importante e concreto per combattere l’omofobia”, conclude Nieri.


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