La Giunta debutta con il «sì» al Gay Pride

  

Patrocinio alla sfilata, è polemica. Pisapia: Alemanno ha fatto lo stesso e a Roma è stato un successo
AL LAVORO Il sindaco Giuliano Pisapia e nella foto grande la prima seduta della Giunta
di GIAMBATTISTA ANASTASIO MILANO AI MICROFONI si presenta solo Maria Grazia Guida. Al vicesindaco relazionare sull’esito della prima riunione della Giunta comunale targata Giuliano Pisapia. «Una riunione operativa» sintetizza la Guida. La Giunta ha messo a punto la delibera con gli indirizzi generali del programma del mandato, delibera che sarà sottoposta oggi ai consiglieri comunali. Quindi sono state perfezionate alcune nomine: Davide Corritore succede ad Antonio Acerbo come direttore generale del Comune, Maurizio Baruffi, finora portavoce del sindaco, succede ad Alberto Bonetti Baroggi. Come anticipato ieri, entrambi percepiranno meno dei loro predecessori: il compenso del direttore generale scende da 230 a 210 mila euro lordi all’anno (taglio del 10 per cento), il compenso del capo di gabinetto passa da 160 a 140 mila euro lordi annui (taglio del 15 per cento). Solo le prime decurtazioni. Guida e Baruffi confermano che il numero dei dirigenti esterni passerà dai 32 lasciati in eredità dalla gestione Moratti a 14 e che i compensi saranno rivisti, anche in questo caso, con tagli nell’ordine del 15 per cento. L’obiettivo è parificare i compensi degli esterni a quelli delle posizioni apicali interne a Palazzo Marino. Secondo i primi calcoli il Comune risparmierà 2 milioni di euro all’anno. «L’obiettivo spiega la Guida è duplice: fare economia ma anche mandare un segnale alla città, il segnale di una politica che badi all’interesse comune». Formalizzate anche le deleghe. Senza sorprese, rispetto a quanto annunciato venerdì, giorno di insediamento della nuova Giunta. «E senza alcuna polemica», assicurano Baruffi e Guida. L’attenzione era tutta sulle deleghe a Stefano Boeri, dopo il botta e risposta tra il neoassessore e l’amministratore delegato di Expo Spa, Giuseppe Sala. A Boeri, come annunciato venerdì, resta la delega all’Expo, così declinata: «promozione, valorizzazione, diffusione della manifestazione e condivisione dei suoi risultati». Sembra che di organizzativo ci sia poco. Poco potere decisionale. La Guida conferma, però, quanto detto da Pisapia martedì a Parigi: «Boeri sarà assessore di Expo a 360 gradi, è chiaro che gli aspetti organizzativi competano a Expo Spa». «Sarò l’interfaccia del Comune con Expo, come concordato col sindaco: non c’è alcun caso» dice lo stesso Boeri. Ad aprire il primo caso è invece il patrocinio gratuito concesso dalla Gabinetto del sindaco, tra gli altri eventi, anche alla «Gay Pride Parade, la manifestazione dell’orgoglio gay, in programma il 25 giugno. «Bella notizia, il vento è davvero cambiato commenta Marco Mori, presidente dell’Arcigay : erano 15 anni che non vedevamo il patrocinio del Comune». «I tanti cattolici che hanno applaudito alla vittoria di Pisapia sono ancora convinti della scelta?» chiede polemico il ciellino Carlo Masseroli, ex assessore. «Dopo il grande successo della manifestazione di Roma replica Pisapia nei confronti della quale lo stesso sindaco Gianni Alemanno ha avuto parole di apprezzamento, anche Milano ha ritenuto opportuno patrocinare il Gay Pride».


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