Aids/hiv: le 10 richieste della società civile

  

Roma, 12 lug. – In campo di politiche di prevenzione, le associazioni chiedono che oltre a campagne piu’ costanti ed efficaci, si realizzino iniziative mirate alla popolazione omosessuale alle quali affiancare concrete azioni di contrasto all’omofobia. Nello stesso settore, viene rilevata la necessita’ per le categorie piu’ deboli (ad esempio la popolazione carceraria, i migranti e i consumatori di sostanze) di strategie di offerta attiva del test Hiv, di eliminazione delle barriere di accesso ai servizi, di riduzione del danno e dei rischi. Il documento contiene anche la richiesta, rivolta al governo, di adottare misure che mirino alla sospensione delle misure di dentenzione e/o estinzione del reato e della pena per le persone con HIV che presentino parametri clinici critici e debilitanti connessi alla patologia. Altro passaggio significativo riguarda le “Linee guida italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1”, per le quali viene chiesta un’applicazione univoca da parte di tutte le regioni, Asl, centri di cura e assistenza. Oltre a sottolineare l’importanza del documento unitario, le tredici associazioni riunitesi oggi a convegno (Actionaid, Anlaids, Arcigay, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Comitato per i diritti civili delle prostitute, Coordinamento nazionale comunita’ di accoglienza, gruppo Abele, Lila, Nadir, Nps italia Onlus, Osservatorio Italia sull’azione globale contro l’Aids, Movimento identita’ transessuale, Villa Maraini) hanno tenuto a evidenziare il valore della costituzione del Forum e dell’incontro odierno nell’ambito del quale, ha spiegato Alessandra Cerioli, presidente della Lila, “abbiamo condiviso politiche e strategie, realizzate e da realizzare, e abbiamo iniziato a fare fronte comune per spingere sulla societa’ civile affinche’ tutta si impegni al ragguingimento degli obiettivi del 2015” per la stabilizzazione del virus. (AGI) .


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