«A Madrid per ribadire i nostri valori cristiani»

  

Giuseppe Poli, 80 anni, pensionato, legge Bresciaoggi al bar Chiosco nel Parco di via Castelli 20 e commenta le notizie del giorno.
Con la messa concelebrata da Benedetto XVI si è conclusa la Giornata mondiale della gioventù di Madrid. Tanti i giovani bresciani che hanno partecipato. Lei cosa ne pensa?
«Credenti o meno, questo ritrovo mondiale rappresenta un appuntamento importante per ribadire i valori del cristianesimo, specie oggi che i giovani ne sembrano piuttosto carenti. Se non altro queste giornate hanno dimostrato che la riunione di migliaia di giovani porta anche tanta felicità, allegria e amore›.
Per rispondere alla discriminazione verbale verso due ragazzi gay di un uomo di mezza età che non accettava di vederli abbracciati, l’Arcigay ha organizzato un pic-nic in Maddalena contro l’omofobia. Lei cosa ne pensa?
«Sono assolutamente convinto che ognuno debba poter vivere le proprie inclinazioni sessuali, ma che si tratti di etero o omosessuali, credo che certi gesti d’intimità dovrebbero rimanere nella sfera privata. In ogni caso, certi atti di omofobia andrebbero condannati a prescindere›.
I sindaci dei paesi camuni che nell’ultimo mese hanno accolto i profughi africani chiedono di distribuirli tra tutti i distretti. Lei è d’accordo?
«Assolutamente d’accordo. Purtroppo però il problema sta a monte. Oggi accogliere i profughi significa illuderli che potranno avere una seconda possibilità. La solidarietà bresciana è ammirevole ma servono condizioni diverse». E. BEN.


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