Pride Village, centomila presenze

  

Due mesi di festa, sette concerti dal vivo (tra cui Boy George, Loredana Errore, Antonella Ruggero, Niccolò Fabi, Ron e Patty Pravo), dibattiti ogni settimana (appuntamenti clou con Sabina Guzzanti e Luciana Littizzetto) e più di 100 mila presenze totali. La quarta edizione del Padova Pride Village, la terza consecutiva in Fiera dopo l’esordio all’ex foro Boario di corso Australia, va in archivio come un grande successo. Ieri sera l’atto conclusivo con il concerto di Patty Pravo che ha fatto sfiorare il «tutto esaurito», portando sul palco tutta la carica e l’energia che hanno reso l’artista un’icona della musica italiana. Il Padova Pride Village ha preso il via il 1 luglio scorso: un inizio col botto grazie alla presenza sul palco di Luciana Littizzetto. E con il passare dei giorni il boulevard in Fiera si è attestato come spazio culturale e ricreativo, una delle poche alternative estive in città. L’organizzazione dei due mesi di spettacoli è stata affidata al circolo Tralaltro Arcigay Padova e per la prima volta anche a Padova Fiere Spa, con il patrocinio di Comune e Provincia di Padova e Camera di Commercio. All’interno dello spazio sono state allestite ben quattro aree ristorazione, con la possibilità di cenare o semplicemente di bere un drink. Grande anche il lavoro di animazione sulle note di quella che è diventata la colonna sonora di ogni serata danzante al Village: la canzone Underwear del gruppo Karamel. Per quel che riguarda gli incontri culturali sono sfilati sul palco don Andrea Gallo, l’astrofisico Margherita Hack, la giornalista Maria Luisa Busi e Sabina Guzzanti. «Il Padova Pride village è anche il sintomo che Padova è una città realmente inclusiva, una delle più moderne città italiane – dice l’assessore Alessandro Zan – l’anno prossimo puntiamo a organizzare una grande iniziativa popolare: una raccolta firme per la legge sulle unioni civili».


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