Confessa l´aggressore della lesbica “Mi guardava, l´ho presa a pugni”

  

di SIMONE BIANCHIN

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Denunciato per violenza privata e lesioni, con l´aggravante di motivi futili e abbietti. L´aggressore di Valentina M., ragazza di 29 anni, titolare di un sito che dà notizie sul mondo universitario, e che ha denunciato di essere stata aggredita mercoledì sera perché lesbica, potrebbe essere processato subito e con giudizio immediato. Questa è l´intenzione del pubblico ministero Elio Remondini, che oggi riceverà gli atti della vicenda. L´uomo è Andrea C., 35 anni, fa il commerciante. Quando ieri mattina ha aperto il suo negozio alla periferia nord di Milano è stato raggiunto da una volante della polizia e ha subito ammesso: «Sì, sono stato io. E avevo intenzione di presentarmi da voi con un avvocato per chiarire la mia reazione: perché non ha avuto niente a che fare con l´omofobia». Andrea, uomo robusto, tatuato, quasi completamente calvo, ammette di aver esagerato: «Però quelle ragazze continuavano a guardarci e poi mi ha dato fastidio che facessero le fotografie». L´uomo ha dichiarato che mercoledì sera, quando è avvenuta l´aggressione, era al ristorante di via Raffaello Sanzio con la sua convivente e altre due donne (anche loro tatuate), e pensava che le lesbiche del tavolo vicino lo stessero fotografando per prenderlo in giro. Loro sostengono il contrario: che era lui a guardarle e a fare battute omofobe. Ma Andrea, che ha alle spalle un litigio per strada “per motivi di viabilità”, respinge l´accusa: «Non sono mai stato omofobo, ho amici di tutti i generi. Mi sentivo osservato, e alla ragazza con la macchina fotografica ho chiesto cosa stesse fotografando». La risposta sarebbe stata «stai calmo, cosa vuoi». Ha perso la lucidità, è avanzato con fare minaccioso: Valentina M. ha cercato di bloccarlo e lui è sbottato: «Ah, ti piace fare l´uomo, allora io ti meno». Pugni e naso rotto sanguinante.
In attesa del processo, si moltiplicano le reazioni: Marco Mori, presidente di Arcigay Milano, chiede al Comune uno sportello contro le discriminazioni e le aggressioni omofobiche. Francesca Zajczyk, delegata del sindaco alle iniziative per le politiche sulle pari opportunità, risponde che «stiamo lavorando, vogliamo che l´atteggiamento culturale verso le differenze cambi profondamente».


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