Albarello ci ha lasciato

  

di Giovanni Marchiori

Ha infilato la testa in un sacchetto di plastica. L’ha annodato. E si è lasciato morire sopra la tomba dell’ex compagno, morto anch’egli suicida il giorno di ferragosto. Fabio Albarello, 54 anni, gestore della discoteca The Block di Padova, circolo Arcigay, ha metabolizzato così la morte dell’ex fidanzato, Andrea Cabrele, nel modo più tragico. Lo hanno trovato cadavere l’altra mattina i primi visitatori del cimitero di Piazzola sul Brenta, che hanno avvisato i carabinieri. Un dolore cominciato con la separazione dal compagno, in un periodo un po’ nero che aveva visto la chiusura del locale a Padova dopo alcuni blitz di carabinieri e polizia.
In Rete gli amici cercano disperatamente di capire. C’è chi spiega che alla base della tragedia c’erano le difficoltà finanziarie legate alla chiusura forzata della discoteca. E c’è chi racconta di un’amore finito male, e mal digerito da chi improvvisamente come Fabio Albarello era rimasto solo, dopo la morte di Andrea Cabrele, senza più la possibilità di spiegare, di capire.
Un dolore che nei mesi scorsi è continuato a crescere nel suo cuore. Fino a convincerlo che era meglio infilare la testa in un sacchetto di plastica, che continuare a lottare. E così è andato dove aveva salutato per l’ultima volta il suo Andrea, al cimitero di Piazzola. Con nel cuore l’ultima speranza, che una volta congedato da questo mondo avrebbe ritrovato finalmente il suo amore. (ass)


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